Grande entusiasmo per la presentazione del libro “I figli di Nessuno” di Salvatore Curtò

Salvatore Curtò, scrittore messinese con all’attivo una decina di testi, sta finalmente assaporando il successo con il suo ultimo romanzo ” I figli di Nessuno”.
Sale stracolme, grande entusiasmo e soprattutto un nuovo modo di farsi conoscere e presentare il libro.
Abbandonata la tradizionale e compassata presentazione con due sedie ed un microfono da passarsi con chi ha già letto il testo, Curtò ha lanciato una nuova tendenza. Niente sedie, almeno quando parla lui, che sta in piedi, gira tra il pubblico conversa con gli ospiti presenti in sala a cui chiede il nome e fa domande.
Cosi viene fuori tanta gente figlia di Nessuno, senza santi in paradiso e che si è fatta strada da sé come i personaggi del suo fortunato romanzo.
Salvatore Curto’ forte della sua capacità oratoria incanta, incuriosisce e soprattutto interessa il pubblico che lo segue attentamente in oltre un’ora di spettacolo che rende la presentazione piacevole, spensierata, partecipata. I tempi vengono scanditi dagli interventi, le pause sono dettate dai tanti applausi.
La trama del suo romanzo viene fuori a tratti e ciò incuriosisce ancor più il futuro lettore.
Gli ideali e la mentalità dei suoi personaggi raccolgono consensi in maniera quasi fisiologica.
Il pubblico partecipa e desideroso di dire la sua, finisce per raccontare se stesso. Ecco sbocciare la narrazione di tanti figli di Nessuno che Curtò ha avuto il merito di portare alla ribalta.
Nel susseguirsi di interventi, il pubblico racconta di tanti partiti con la valigia di cartone e tornati al Sud da eroi silenziosi. Si narrano vicende di personaggi qualunque, diventati apprezzati professionisti, fortunati imprenditori o di modesti lavoratori in grado di mettere su casa.
Alla fine l’autore racconta dei suoi eroi, ragazzi siciliani nati poveri senza ” santi in paradiso”, diventati qualcuno sempre onestamente. Giusto contraltare a chi nello stesso tempo ha utilizzato la fame, per prendersi tutto in maniera criminale.
” I figli di Nessuno” conoscono la fame, fanno una vita in salita e non si giovano delle raccomandazioni, ma alla fine arrivano dove volevano arrivare. Ognuno in base alle proprie capacità, alle proprie propensioni e soprattutto in base ai propri sogni, perché di sogni, come tutti i giovani, ne fanno tanti.
Il romanzo è snello, scorrevole ,di piacevole lettura. Tra le sue pagine si passa dal dramma della sofferenza agli eccessi di felicità attraverso continui colpi di scena.
La scenografia attenta e ricercata catapulta il lettore in un mondo lontano che sembra rivivere nella quotidianità.
Nel suo peregrinare per le sale di mezza Italia Salvatore Curtò ha condotto ” i figli di Nessuno” a Lipari, Milazzo, Cosenza, Messina, Roma, Crotone, Reggio Calabria ,Santa Teresa di Riva, Roma ancora Firenze solo per citare le serate più partecipate. Per fine anno sono previsti appuntamenti a Messina, Nizza di Sicilia, Lamezia Terme, Siracusa. Intanto cominciano arrivare le belle notizie e tra un premio e l’altro, speranzosi contatti per passare dalla carta stampata alla pellicola cinematografica.
“I figli di Nessuno” che prima correvano, adesso prendono l’aereo: si vola!