Il Comune di Messina manifesta interesse per l’acquisto del dipinto “San Sebastiano” di Antonello de Saliba
Il Comune di Messina ha espresso il proprio interesse ad acquisire l’opera “San Sebastiano”, un dipinto su tavola (olio, cm 44 x 36) attribuito al pittore Antonello de Saliba (1466-1535), nipote di Antonello da Messina. L’opera, alienata a Milano il 15 gennaio 2025, era stata già dichiarata di particolare interesse artistico e storico con decreto del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali il 17 dicembre 1982.
Dopo aver ricevuto la comunicazione dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano in merito all’alienazione del dipinto, il sindaco di Messina, Federico Basile, ha manifestato l’intenzione di esercitare il diritto di prelazione, avviando le procedure per l’acquisto dell’opera a nome dell’amministrazione comunale.
Un’azione condivisa per la valorizzazione del patrimonio artistico
L’iniziativa è stata portata avanti in sinergia con l’assessore alle Politiche Culturali Enzo Caruso, il direttore generale Salvo Puccio e l’architetto Mirella Vinci, componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione “Messina per la Cultura”. L’azione del Comune è supportata da un’approfondita documentazione fornita dal Ministero della Cultura – Segretariato Regionale per la Lombardia e dalla Soprintendenza ABAP di Milano. Questa documentazione sottolinea l’elevata qualità artistica del dipinto e ne ricostruisce parte della storia collezionistica, evidenziata anche dalla relazione tecnica della galleria milanese Robilant + Voena, che colloca l’opera tra le migliori produzioni di Antonello de Saliba, risalenti a un periodo antecedente al suo ritorno in Sicilia.
L’importanza dell’opera per Messina
“È indubbio – dichiara il sindaco Basile – che questo dipinto, realizzato da un esponente della scuola di Antonello da Messina, rappresenterebbe un significativo arricchimento per il percorso di valorizzazione del brand ‘Messina Città di Antonello’. La nostra amministrazione è impegnata nella promozione del patrimonio artistico cittadino e nell’esaltazione degli artisti che si sono formati alla scuola di Antonello. L’acquisizione di questa opera si inserirebbe perfettamente in questo contesto, in parallelo con il restauro del dipinto di Alonzo Rodriguez”.
Anche l’assessore Caruso sottolinea il valore strategico dell’iniziativa: “Con la futura realizzazione della Casa Museo dedicata ad Antonello da Messina, l’inserimento di un’opera originale come quella di Antonello de Saliba all’interno del Museo multimediale rappresenterebbe un ponte tra l’innovazione digitale degli allestimenti e il patrimonio storico della Scuola Antonelliana. Si tratterebbe di un tassello fondamentale per rafforzare il legame con la nostra tradizione artistica”.
Verso un confronto con gli studiosi d’arte
Qualora la richiesta del Comune venisse accolta, si aprirebbe un tavolo di confronto con storici dell’arte ed esperti del settore, che negli anni hanno dedicato studi approfonditi ad Antonello da Messina e alla sua scuola, al fine di definire le migliori strategie per la valorizzazione dell’opera.
Un’opera di rilevanza storica
Il dipinto, alienato a Milano il 15 gennaio 2025, è stato riconosciuto di particolare rilevanza artistica e storica sin dal 1982. Già attribuito ad Antonello de Saliba dal celebre studioso Bernard Berenson quando si trovava nella collezione Serristori di Firenze, l’opera era stata inizialmente assegnata al fratello maggiore dell’artista, Pietro.
Indipendentemente dall’attribuzione definitiva, il “San Sebastiano” riveste una grande importanza per la storia artistica messinese. La sua acquisizione offrirebbe l’opportunità di approfondire lo studio dei pittori della famiglia de Saliba, figli dell’intagliatore Giovanni, che collaborò con Antonello da Messina fornendogli la carpenteria per i suoi polittici. Secondo gli studiosi, i due fratelli potrebbero aver seguito Jacobello, figlio di Antonello, nel suo viaggio a Venezia, un dettaglio che arricchisce ulteriormente il valore storico dell’opera e il suo legame con la grande tradizione artistica messinese.