Incendio boschivo di vaste proporzioni nel Messinese: arrestato un 59enne di Taormina

I Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Messina su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un uomo di 59 anni, residente a Taormina e già noto alle Forze dell’Ordine. L’indagato è ritenuto responsabile di incendio boschivo aggravato dal grave danno ambientale e dal pericolo provocato per edifici e infrastrutture.
Il provvedimento scaturisce da un’articolata attività investigativa dei Carabinieri, svolta sotto il coordinamento della Procura di Messina, che ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo in relazione a un incendio sviluppatosi tra il 25 e il 26 luglio 2023 nei territori di Taormina, Castelmola e Letojanni. Le fiamme, che hanno raggiunto i tre metri di altezza, hanno interessato complessivamente 234 ettari di terreno, distruggendo coltivazioni, aree boschive e danneggiando edifici, fino a lambire l’autostrada A18, costringendo alla temporanea chiusura del tratto tra Roccalumera e Taormina.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 59enne avrebbe appiccato il fuoco con l’intento di “ripulire” i terreni e favorire la crescita di nuova erba per il pascolo del bestiame, pur non essendo proprietario delle aree interessate. Anzi, avrebbe millantato la disponibilità dei fondi, tentando di affittarli ad altri allevatori in cambio di somme di denaro, assumendo di fatto un ruolo di “padrone” dei terreni a scapito dei legittimi proprietari.
Durante l’incendio, le fiamme si sarebbero propagate con tale velocità da non permettere all’indagato di mettere in salvo il proprio camion, che è andato distrutto assieme a due fucili custoditi all’interno del mezzo. La rapida estensione del rogo, favorita da venti improvvisi, ha reso particolarmente complesse le operazioni di spegnimento da parte del Corpo Forestale Regionale e dei Vigili del Fuoco.
Nelle stesse giornate, altri incendi hanno interessato i comuni di Furci Siculo, Roccella Valdemone, Savoca e Santa Teresa di Riva, provocando l’evacuazione di diverse abitazioni, alcune delle quali sono state gravemente danneggiate o distrutte.
Le indagini hanno inoltre rivelato che il 59enne, nei giorni successivi, avrebbe accompagnato altri allevatori nelle aree percorse dal fuoco, favorendo lo scarico di bestiame per il pascolo, consolidando il sospetto che l’incendio fosse finalizzato a uno sfruttamento economico dei terreni distrutti.
L’uomo non è nuovo alle cronache giudiziarie: lo scorso 13 marzo era stato già arrestato, nell’ambito di un’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, per il reato di estorsione aggravata dalla finalità di agevolare un’associazione mafiosa.
Le indagini proseguono per accertare eventuali ulteriori responsabilità e connessioni con altri episodi incendiari avvenuti nel territorio.