Indennità posizione dipendenti comunali, Sindacato CSA: “Diffidiamo il dirigente Signorelli a tutela di tutti i lavoratori”

Il sindacato CSA prende posizione in modo fermo e netto nei confronti del dirigente della Polizia Municipale del Comune di Messina, ingegner Domenico Signorelli a seguito di una definita dal sindacato stesso in una lettera di diffida al dirigente, “fantasiosa interpretazione della lettera C dell’articolo 23 del C.C.D.L.”. Un’interpretazione che sta procurando notevoli problemi organizzativi ed una vera e propria sperequazione di trattamento tra gli stessi dipendenti. Il nodo è quello relativo alla liquidazione delle indennità di funzione risalente al 2019, per il calcolo delle quali il dirigente ha ritenuto di assegnare ai dipendenti stessi le così dette “interviste” e le relative integrazioni. “Ciò comporta un’attività inusuale da parte di ciascuno dei componenti del corpo poiché la maggior parte non ha accesso al protocollo e pertanto deve avvalersi della cortesia dell’eventuale collega” scrive il CSA. Tutto questo avviene nonostante “gli ammonimenti ricevuti dal Direttore Generale e Segretario Generale e le relative diffide fatte pervenire allo stesso da tutte le O. S.. Ciò comporta un’attività inusuale da parte di ciascuno dei componenti del corpo poiché la maggior parte non ha accesso al protocollo e pertanto deve avvalersi della cortesia dell’eventuale collega. Questa attività, più volte stigmatizzata, dovrebbe essere prerogativa del dirigente o di chi per lui così da avere un quadro completo delle funzioni svolte da ognuno dei componenti del corpo e trarne le conclusioni attese invano ormai da quasi due anni.”. Inoltre quanto sta accadendo per iniziativa e sempre per interpretazione personale del dirigente Signorelli, “ad oggi, ha portato ad un ennesimo provvedimento (proposta di determina n. 55833 del 07/05/2021) che, seppur preannunciato e più volte criticato da più parti, autorizza il pagamento dell’indennità di funzione a soli 48 soggetti rientranti nelle lettere A e B dell’articolo 23 del decentrato, discriminando e creando nocumento ai rimanenti lavoratori che dovrebbero rientrare nella fattispecie di cui alla lettera C del sopracitato articolo”.

Un comportamento quindi, ritenuto insostenibile, iniquo e discriminatorio che spinge il sindacato CSA a diffidare il dirigente Signorelli a tutela di tutti i lavoratori, a porre in essere nell’immediato quanto necessario alla liquidazione delle spettanze afferenti l’articolo 23 del C.C.D.L. a tutti coloro che ne hanno diritto così come previsto nei dettami della lettera C. “In caso di ulteriori ed incomprensibili tentennamenti, o irrigidimenti già registrati in sede di concertazione da parte dello stesso Segretario generale, che ad oggi non hanno permesso il pagamento di quanto doveva essere liquidato nei primi mesi del 2020, come previsto dal Contratto Decentrato, la scrivente Organizzazione Sindacale Le ribadisce l’intenzione di adire le competenti autorità a tutela degli accordi sindacali siglati al tavolo con la Delegazione Trattante di Parte Pubblica” conclude il CSA.