Inseguita in strada e rapinata: identificato e arrestato uno dei due malviventi
Il 23 luglio, su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica, i Carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa il 22 luglio dal G.I.P. del Tribunale di Catania nei confronti di Gianluca Longhitano, classe 1991. L’accusa riguarda due gravi episodi di estorsione e rapina avvenuti a Bronte nel mese di maggio di quest’anno.
Le indagini, coordinate dalla Procura e condotte dai Carabinieri della Stazione di Cesarò, hanno raccolto elementi indiziari sufficienti a dimostrare il coinvolgimento di Longhitano nei due episodi criminosi. L’indagato è accusato di estorsione, aggravata dall’aver commesso il reato in concorso con un soggetto attualmente sconosciuto, e di rapina, aggravata dalle circostanze che hanno ostacolato la difesa privata e dal fatto che il crimine è stato perpetrato da più persone.
Il provvedimento restrittivo deriva dalla denuncia della vittima, che il 20 maggio scorso ha subito i reati in questione. Le indagini tempestive hanno permesso di ricostruire dettagliatamente la dinamica dei fatti e di identificare Longhitano come uno degli autori.
Secondo quanto emerso, la mattina del 20 maggio, mentre la vittima percorreva la strada statale n. 284 in direzione Catania, è stata inseguita da un veicolo con due persone a bordo. I due malfattori l’hanno costretta a fermarsi minacciandola e a consegnare 50 euro. Dopo l’estorsione, hanno continuato a inseguirla, costringendola a fermarsi nuovamente in un luogo isolato dove hanno sottratto il suo smartphone per evitare che potesse avere prove fotografiche del reato.
In considerazione della gravità degli indizi raccolti, il Giudice per le indagini preliminari ha disposto la custodia cautelare in carcere per Longhitano, su richiesta del Pubblico Ministero. I Carabinieri hanno provveduto all’arresto e alla traduzione dell’indagato presso la Casa Circondariale locale nella mattina del 23 luglio.