La battaglia legale sull’isola pedonale di Messina: 14 commercianti sfidano il Comune al TAR

Quattordici commercianti operanti nel viale San Martino e nelle vie circostanti hanno deciso di intraprendere una battaglia legale contro il Comune di Messina. Il loro obiettivo è fermare l’attuazione dell’intero Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums), con un’enfasi particolare sulla versione estesa dell’isola pedonale che si estende fino a Villa Dante. La questione si è recentemente trasferita al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) di Catania, dove i commercianti si rivolgono all’avvocato Giuliano Saitta per rappresentare le loro preoccupazioni.

Questi quattordici esercenti, che comprendono proprietari di una farmacia, negozi di abbigliamento, una gioielleria, un ristorante, un bar, un tabacchi e persino rivendite di articoli per parrucchieri e animali domestici, sono ansiosi di vedere il Pums bloccato o rivisto. Nonostante il Pums debba ancora essere sottoposto al consiglio comunale per l’approvazione definitiva, i commercianti hanno fretta di fare sentire le loro voci.

Il punto principale di contestazione di questi commercianti è l’isola pedonale di viale San Martino, in particolare la sua versione più estesa, che l’Amministrazione comunale sta cercando di implementare, collegando piazza Cairoli a villa Dante. Il Comune di Messina si sta difendendo affidandosi all’avvocato Santi Delia, e questa battaglia legale potrebbe protrarsi nel tempo, a meno che non venga richiesta una sospensiva per accelerare il processo.

Uno degli elementi chiave del ricorso presentato dai commercianti è la presunta contraddizione tra il Pums, che prevede un’isola pedonale significativamente più grande di quanto stabilito nel Piano Generale del Traffico Urbano (Pgtu). Quest’ultimo proponeva “un’unica area pedonale di collegamento tra piazza Duomo e piazza Cairoli” e aveva raggiunto questa decisione dopo un ampio dibattito e considerando diverse alternative. I commercianti affermano che il Comune ha deciso di estendere l’area pedonale senza coinvolgere la comunità o considerare alternative progettuali, tutto ciò senza una ragione chiara o una necessità immediata, soprattutto in luce delle sperimentazioni passate limitate al tratto del viale San Martino tra piazza Cairoli e via Santa Cecilia, che attualmente è già pedonalizzato.

I commercianti ritengono che il forum organizzato dal Comune il 30 giugno 2021, a cui hanno partecipato solo 36 cittadini, sia stato insufficiente a rappresentare adeguatamente la voce della comunità. Essi argomentano che la scelta di limitare l’isola pedonale solo al fine settimana potrebbe avere senso, ma la chiusura del traffico veicolare anche nei giorni lavorativi sembra eccessiva, rendendo il viale San Martino “desolato”.

La battaglia legale tra i commercianti e il Comune di Messina al Tar di Catania promette di essere una sfida che potrebbe protrarsi nel tempo, con importanti questioni sulla pianificazione urbana e la partecipazione pubblica al centro della controversia.