14 Maggio 2025 - 03:06

La fiaccolata contro il femminicidio di Sara Campanella: una città unita nel dolore e nella lotta [FOTO]

Una folla commossa e determinata si è radunata davanti alla scalinata del Rettorato di Messina per partecipare alla fiaccolata in memoria di Sara Campanella, vittima di femminicidio. Migliaia di persone, con cartelli e candele accese, hanno voluto ribadire l’importanza di combattere la violenza di genere e sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tragico fenomeno. Tra i cartelli esposti, alcuni riportavano messaggi toccanti come “Sarà una sconfitta per tutti, non basta dire basta” e “Amore è rispettare la vita”.

All’evento erano presenti numerosi rappresentanti delle istituzioni, tra cui la rettrice dell’Università di Messina, Giovanna Spatari, il sindaco di Messina, Federico Basile, il rettore dell’Università di Catania, Francesco Priollo, il sindaco di Misilmeri, Rosario Rizzolo, e la rappresentante della Crui, Giovanna Iannantuoni. A loro si sono uniti i compagni di corso di Sara, i suoi familiari e molti esponenti della società civile e accademica.

La fiaccolata ha rappresentato un forte messaggio di solidarietà nei confronti delle vittime di femminicidio. Tra le dichiarazioni più toccanti, quelle della madre di Sara, Cetty Zaccaria, che ha ringraziato gli studenti e tutti i presenti: “Ringrazio tutti a nome di Sara, perché questa sera le avete dato voce. Questa fiaccolata è un abbraccio sincero alla nostra famiglia”.

Anche la rettrice Giovanna Spatari ha voluto sottolineare l’importanza di questo momento di raccoglimento e denuncia: “Vogliamo lanciare un forte messaggio di vicinanza da parte di un Ateneo e di una città che Sara aveva scelto per il suo percorso di studi. Era una studentessa modello, impegnata e partecipe della vita universitaria. Per questo, le verrà conferita una laurea alla memoria, che sarà consegnata alla famiglia”.

Il sindaco di Messina, Federico Basile, ha ribadito la necessità di affrontare il tema della violenza di genere con azioni concrete: “Dobbiamo lavorare per sollecitare lo spirito di coesione sociale. Oggi, parlando con la madre di Sara, abbiamo deciso di creare un luogo fisico nel punto in cui è avvenuta la tragedia, affinché possa diventare simbolo di speranza”.

Tra le testimonianze più forti, quella di Angela, compagna di corso di Sara, che ha raccontato: “Sara era una ragazza stupenda, piena di vita. Lui, invece, era taciturno, isolato. Non faceva gruppo con noi e non lasciava trasparire nulla di quello che provava. Abbiamo voluto organizzare questa fiaccolata affinché tragedie come questa non si ripetano mai più”.

L’evento si è concluso, in Piazza Unione Europea, con un lungo momento di silenzio, interrotto solo dal tremolio delle fiammelle accese. Una città intera ha voluto rendere omaggio a Sara, unendosi nel dolore e nella lotta contro la violenza di genere. Il messaggio è chiaro: non basta dire basta, bisogna agire.