La terza serata di Zabut corti di animazione nel solco di Giannalberto Bendazzi

La settima edizione di Zabut, con in programma 27 cortometraggi provenienti da 17 nazioni e con la new entry della Palestina, ha ufficialmente alzato il sipario il 28 luglio e si concluderà stasera, 31 luglio, a partire dalle 21:30 nell’incantevole Parco Unità d’Italia della villa Crisafulli-Ragno.
Una terza serata assai partecipata quella di ieri, con un ricordo del grande Giannalberto Bendazzi, scomparso nel dicembre 2021. Bendazzi era un giornalista, storico del cinema e docente italiano, autore di libri e saggi, figura di rilievo per capire la storia del cinema di animazione.
A dedicargli un affettuoso ritratto il giurato della terza serata, Eric Rittatore, blogger ed esperto di animazione, che ha narrato anche della sua collaborazione con lo studioso e dei progetti futuri.

Il concorso dell’edizione 2022 di Zabut Festival, ha presentato 11 prime italiane e una prima mondiale.
Gli organizzatori di Zabut Festival hanno tenuto ad evidenziare che tutti i lavori in concorso «sia per le narrazioni e per i temi affrontati, sia per le tecniche tra le più varie, usate, sia per gli sguardi propri di ogni autore e nei modi della commedia, del dramma, del racconto visionario o intimistico, della parodia dei generi, del racconto morale o ispirato a storie reali, narrano il mondo di oggi: la società dei consumi, la famiglia e i rapporti genitori-figli, il mondo del lavoro e le sue trasformazioni, il rischio di un’apocalisse per l’intero pianeta e la quotidianità apparentemente più banale. E i “grandi” temi sempre presenti: la guerra e le migrazioni dei popoli».
Il pubblico – non solo spettatore ma protagonista attivo delle tre serate – è stato chiamato a votare, insieme alla giuria, i cortometraggi proiettati.

I corti proiettati e votati ieri sera sono stati:
1 Ned (7’08’’) di Sharon E Sorensen- REGNO UNITO – (Iˆ Italiana).
Nel 1950, il dottor W.E Barnie, un insegnante di scienze di Portobello, Edimburgo, partecipò alla prima gara attraverso la Manica. Atterrando in 14 ore e 45 minuti, è diventato il primo scozzese e la persona più anziana ad aver completato con successo la nuotata. Entrò nei libri di storia per la seconda volta il 16 agosto 1951, quando divenne la prima persona a nuotare nel Canale della Manica in entrambe le direzioni in una stagione, attraversando dall’Inghilterra alla Francia in 19 ore e 2 minuti e, 18 giorni dopo, tornando dalla Francia all’Inghilterra. Atterrando a Dover in un tempo di 15 ore e 1 minuto, ha battuto il suo record di età dell’anno precedente, un record che poi è rimasto interrotto per 28 anni.
2 The hangman at home (13’50’’) di Michelle e Uri Kranot – DANIMARCA.
Il corto esplora i temi del riconoscimento e dell’intimità imbarazzante dell’umanità e si snoda attraverso cinque storie intrecciate. Ogni situazione presenta una persona, o persone in un momento delicato: fragile, giocoso, terrorizzato, contemplato, confuso, curioso… Siamo tutti molto simili in questi momenti, e questo ci deve invitare a riflettere e mettere in discussione la nostra responsabilità e le nostre risposte.
3 Do not feed the pigeons (8’40’’) di Antonin Niclass – REGNO UNITO (Progetto studentesco) – (Iˆ Italiana).
Sono le 2 del mattino in una triste stazione degli autobus come tutte le altre. Una collezione di viaggiatori stanchi e soli sono in attesa dell’ultimo pullman. In qualche modo, in quel luogo freddo e deprimente, i piccioni riescono a creare una connessione magica tra loro.
4 Vent d’hiver (4’27’’) di Jeremy Andriambolisoa, Théo Duhautois, Quentin Wittevrongel, Alicia Massez, William Ghyselen, Thomas Dell’Isola Franciam FRANCIA (Progetto studentesco / opera prima).
Coinvolti in una violenta tempesta di neve, i conigli cercano rifugio nel castello del loro re.
5 Night train (3’00’’) di Sofia Gutman – FRANCIA – (Iˆ Italiana).
Una giovane donna sta tornando dal lavoro sul treno notturno. Sta prendendo il grande treno TER per la periferia della città. Sola, si affaccia sul paesaggio deserto. Un incontro casuale renderà questa notte memorabile.
6 Game (5’25’’) di Önder Menken – TURCHIA (Progetto studentesco).
Il corto racconta la storia di un gioco giocato in tutto il mondo che lascia il futuro e l’umanità nell’oscurità.
7 Your bad animals (11’15’’) di Ido Shapira, Amit Cohen – ISRAELE (Opera prima) (IˆItaliana).
Rachel, giovane topo ribelle, vive da sola con sua madre in una tana. La sua unica connessione con il mondo esterno è un’app come Tinder, dove può guardare gli animali che vivono nella città sopra di lei. Quando il suo telefono si guasta, si ritrova inaspettatamente in un viaggio in cui esce con gli animali più pericolosi della città, nonostante la madre non voglia e la controlli. Esce con una giraffa carismatica, una tigre seducente e, infine, con un piacevole coniglio. Scoprirà che il mondo esterno non è quello che si aspettava e troverà nuova compassione nel suo rapporto con sua madre.
8 Umbrellas (12’00’’) di Jose Prats, Alvaro Robles – SPAGNA.
In una terra lontana dove la pioggia non si ferma mai, Kyna, una bambina di sei anni, trascorre le sue giornate giocando con noncuranza sotto la protettiva “barba a ombrello” di suo padre, Din. Una notte, l’amato cane di Kyna, Nana, scompare. Per trovarla, Kyna si imbarcherà in un’avventura alla scoperta di sé e affronterà la sua grande paura, la Pioggia.
9 Ailin on the moon (5’00’’) di Claudia Ruiz – ARGENTINA.
Lavorare, fare la spesa, cucinare, pulire, stirare, prendersi cura di Ailín: questa è la routine di Vilma, madre di 40 anni, sopraffatta dalla fatica e dall’intolleranza della pelle. Un giorno Ailín, richiede l’attenzione della madre e ne provoca uno scoppio emotivo. La routine che le allontanava deve essere interrotta e questo permette loro di avvicinarsi di nuovo.

Stasera invece, 31 luglio, durante la quarta e ultima serata verranno consegnati: il “Premio Zabut” per il miglior corto dell’edizione 2022, il “Premio alla migliore colonna sonora originale” e il “Premio del pubblico”. Quest’ultimo sarà assegnato direttamente dal pubblico della quarta serata, che sceglierà tra la rosa dei corti più votati nelle precedenti tre serate. Oltre ai premi ufficiali del Festival, sarà consegnato anche un premio esterno da parte del “Cinit-Cineforum Italiano” al cortometraggio che «meglio rappresenta i valori della solidarietà e dell’inclusione».
Special guest della serata, Nico Bonomolo, che presenterà al festival il suo ultimo lavoro “Maestrale”, vincitore del “David di Donatello 2022” come miglior cortometraggio Italiano.
Dal 2008, Bonomolo, affianca il cinema di animazione d’autore alla pittura e al disegno e in “Maestrale” – così come ha dichiarato durante un’intervista a «PalermoToday» lo scorso aprile – ha posto al centro «il bisogno di vita nuova attraverso una narrazione in cui il disegno, spesso rarefatto e in bianco e nero, concorre, insieme ad una dimensione temporale sospesa, a delineare una dimensione onirica che apre la rotta a differenti e personalissime interpretazioni».
Bonomolo si è anche soffermato sul racconto interno al corto e sul messaggio trasmesso:
«La storia che ho voluto narrare è quella di un uomo che va al lavoro e ad un tratto vede una barca in vendita; così, attratto dall’imbarcazione ed aiutato dapprima dai sogni e poi dai ricordi, parte e naviga verso una meta, fino a quando il maestrale, che è un vento freddo ed impetuoso che soffia con potenza, lo costringe ad un approdo di fortuna. È qui che incontra, forse, una donna e si confronta con una nuova storia, un nuovo inizio. Perché tutto ricomincia lì dove tutto sembrava già finito».
Gli altri ospiti attesi per stasera sono: Sara Sottocornola e Danilo Vultaggio, allievi della “Scuola del Fumetto e dell’animazione” sede di Palermo, coordinati dall’insegnante Antonino Pirrotta, che faranno vedere i loro brevi corti ispirati al festival e Dandy Danno & Diva G, specialisti dell’arte del clown. Attesa anche l’esibizione del bassista Peppe Mancuso.
Entrambi si esibiranno in due momenti diversi davanti a un corto d’animazione, patrimonio del cinema muto.
Zabut Festival e i suoi numerosi amici vi aspettano quindi stasera, ore 21:30, parco di Villa Ragno a Santa Teresa di Riva, per non perdere un appuntamento unico nella riviera jonica.