L’Agamennone di Ritsos inaugura la rassegna Interpretare l’Antico della Rete Latitudini di Naxos

Sarà l’Agamennone di Ghiannis Ritsos a inaugurare martedì 31 agosto alle ore 21.30 presso il Teatro della Nike, la rassegna teatrale Interpretare l’Antico, diretta da Gigi Spedaleper Latitudini.

Nella stessa serata, nella Terrazza del Lido di Naxos alle 19:00, Naxos Legge conferirà alla Rete Latitudini il Premio Promotori della Lettura e della Cultura, per il suo impegno decennale nella creazione di un vasto sistema di Circuito teatrale, connettendo attività di produzione, creazione, sperimentazione e ricerca drammaturgica, in sinergia con le Istituzioni culturali, con particolare attenzione alla formazione del pubblico.

Nel verde del Parco Archeologico di Naxos, il bravissimo e poliedrico attore siciliano Filippo Luna, con la musicista Virginia Maiorana, porta in scena al Teatro della Nike il suo nuovo spettacolo, a pochi giorni dal grande successo della prima nazionale per le Dionisiache di Segesta.

Il testo fa parte di “Quarta dimensione”, raccolta di diciassette poemetti drammatici ispirati al teatro antico. Furono quasi tutti scritti negli anni in cui Ritsos era carcerato per la sua militanza libertaria. Scrittore e poeta, combattente e perseguitato politico, Ritsos (1909-1990) manifesta con il suo Agamennone profonda avversione alla guerra e tacite aspirazioni alla pace pubblica e personale. Il re parla di sé e del suo passato in guerra con infinita, dolente stanchezza, a differenza dell’arrogante e fierissimo Agamennone dipinto da Eschilo.

La sua è la confessione, smarrita e poeticissima, di chi non intende per quale motivo ha fatto le cose che ha fatto. Il recupero del mito avviene in Ritsos attraverso un processo di trasposizione cronologica grazie al quale diventano contemporanei non solo luoghi, abiti e ambienti, ma anche i personaggi, con la loro psicologia e il loro sentire. È così che il suo Agamennone appare tanto amaro e ripiegato su sé stesso, quanto in Eschilo era forte ed estroverso.

Sono cinque gli spettacoli che compongono questa rassegna e che, come dichiara il presidente della Rete Latitudini Gigi Spedale, “ci permetteranno di interpretare antichi fatti e personaggi, attualissimi ancora oggi, nel bene e nel male. Tutto questo è stato possibile grazie al prezioso lavoro svolto in sinergia con il Parco Archeologico di Naxos diretto da Gabriella Tigano, e con il festival NaxosLegge, guidato da Fulvia Toscano e grazie alla collaborazione delle Compagnie associate a Latitudini. Come consuetudine delle nostre attività, alla fine di ogni spettacolo il pubblico potrà dialogare con artisti e autori”.

Il secondo appuntamento sarà martedì 7 settembre alle ore 21.00 con l’anteprima assoluta di “PerSéFone variazioni sul mito per voce e corpo”, protagoniste Elisa Di Dio e Simona Miraglia, regia di Laura Tornambene. Due interpreti forti ed efficaci, un’attrice e una danzatrice, faranno rivivere il mito della fanciulla Persefone, sottratta con la forza alla madre Demetra dal Signore degli inferi Ade e divenuta sposa del dio con l’inganno.

Interpretare l’Antico è la sezione teatrale di Comunicare l’Antico del festival Naxos Legge 2021, organizzata dalla Rete Latitudini con il contributo dell’Assessorato regionale Turismo e Spettacoloe realizzata in collaborazione con il Parco Archeologico di Naxos Taormina, con il DAMS del Dipartimento COSPECS dell’Università di Messina e con il sostegno dell’ERSU di Messina.

Prenotazione e green pass obbligatori – Prevendita www.liveticket.it/latitudinirete

Info, convenzioni e prenotazioni: +393483813841 +393936025554 +393402939860