Laimo: “Dismissione Tram, le Circoscrizioni siano interpellate”

Nei giorni caotici di Tram e Atm, interviene, con una nota stampa, anche il Consigliere della V Circoscrizione Franco Laimo, che chiede alla Giunta una maggiore collaborazione con le Circoscrizioni in merito a tale delicata questione.
L’abolizione della linea tranviaria, è un argomento abbastanza delicato, che interessa tutta la città e le parti istituzionali cittadine, non si possono prendere decisioni repentine che rischiano poi di ricadere per anni su tutta la collettività.
Occorre fare un’accurata analisi costi-benefici sulla questione e capire quali misure danneggerebbero, o no, il nostro territorio e quali invece lo rilancerebbero, con “appresso” anche le attività commerciali locali.
Per quanto riguarda la zona interessata della V Circoscrizione, prosegue Laimo, è facile notare come il terminal Nord del tram (per interdersi Zona Baby Park / Villa Sabin) pulluli di studenti universitari, e non solo, che poi attraverso i servizi bus (pubblici e privati) proseguono nelle rispettive facoltà universitarie (Polo Annunziata e/o Papardo) o istituti scolastici; non considerando i tanti pensionati che abitualmente usufruiscono del servizio; dunque potremmo dire abbastanza frequentato questo tram!
I nostri villaggi, invece, necessiterebbero di un’integrazione del tanto decantato “servizio a pettine” che collegherebbe le contrade dell’Annunziata, Panoramica, Giostra e Via Palermo Alta, alla linea tranviaria, con maggiore continuità e velocità.
Per quanto concerne la sicurezza del trasporto pubblico invece, bisognerebbe affiancare ai controllori (sia sui bus che sui tram), le figure delle guardie giurate, al fine di garantire una maggiore legalità e sicurezza pubblica e privata.
Analisi costi-benefici dicevamo, prosegue ancora l’esponente di Sicilia Futura, poiché se è tanto vero che questo tram, (i cui lavori di realizzazione ricordiamo, paralizzarono letteralmente una città e sembravano interminabili), porti solo debiti, con costi di manutenzione paradossali, allora bisognerebbe tornare al solo vecchio “servizio gommato”, che ricordiamo (o informiamo per chi non lo sapesse) rappresenta l’unico mezzo che permette di avere dalla Regione Sicilia i benefit sul servizio stesso in base ai chilometri percorsi, ciò che il tram con i suoi pro o con i suoi contro non permette.