L’artista messinese Caminiti conquista Milano e il critico Daverio

Il noto artista messinese Alex Caminiti, nell’ambito della manifestazione ‘The factory Milano’, si è esibito alla Fabbrica del Vapore di Milano in una performance ‘Il corpo dal  dal vivo’ realizzando dei disegni sul corpo di alcune modelle. Durante l’ esibizione di body painting è intervenuto il critico Philippe Daverio che, ammirato per le creazioni dell’artista, ha sottolineato la sua bravura spiegando:  “Fantastica performance, anche tu Alex sei un’opera d’arte”. L’evento si è svolto davanti a centinaia di persone entusiaste per le realizzazioni di Caminiti. Nei giorni precedenti  l’artista aveva riscontrato un enorme successo  a Malta dove ha creato una scultura che ha fatto da trofeo per il Rolex Middle Sea Race 2018. Caminti sara’ poi il 13 novembre al Duomo di Milano, e a marzo del 2019 al Cairo in Egitto con un event organizzato con l’ambasciata italiana.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’autore Messinese, poco più che quarantenne, con al suo attivo numerose mostre in musei e fondazioni in tutto il mondo, dalla Cina all’America Latina fino all’Australia, Alex Caminiti è un artista a tutto tondo, difficile da racchiudere sotto un’unica etichetta.Dotato di una forte consapevolezza tecnico-pittorica e di una curiosità onnivora che sfiora a volte l’eclettismo, Caminiti è infatti noto soprattutto come artista informale, gestuale: munito di un segno fluido, solo apparentemente “selvaggio” e incontrollato, ricco di rimandi vuoi alla tradizione dell’informale europeo, vuoi a quella dell’espressionismo astratto americano, vuoi alle più recenti suggestioni provenienti dalla street art e dalla sensibilità neo-pop, Alex Caminiti è in realtà un pittore fortemente legato alla tradizione italiana e a una tecnica dichiaratamente classica, basata su un ferreo rapporto tra idea e composizione, tra disegno e forza del colore, tra forma e contenuto. Il percorso dell’artista si è infatti snodato da una prima presa di coscienza dell’importanza del disegno, della composizione e del ritmo all’interno di una cornice strettamente figurativa, per poi staccarsene progressivamente nel corso del tempo, affrontando le suggestioni, le linee di forza e le problematiche sottese a una materia e a una sintassi pittorica svincolate dai limiti e dal giogo dell’istanza figurativa. In questo modo sono nate le forme ellittiche, disarticolate, complesse, i vortici di colore e di segno, con i quali Caminiti si è imposto all’attenzione della critica e del mercato in questi anni. Da qualche tempo, però, il suo lavoro torna nuovamente, a tratti, a rivolgersi alle sirene del figurativo, affrontato però con atteggiamento aperto, fluido, giocoso e con un occhio di riguardo all’ironia citazionista e al gioco neopop di una provocazione “dolce” e raffinata. Ecco allora alternarsi, nelle tele dell’artista messinese, segni e colori mescolati a simboli e icone tratte dall’immaginario mediatico di oggi, citazioni di quadri classici con inserimenti pop, soggetti che mescolano i riferimenti della cultura popolare contemporanea a quella rinascimentale o barocca. Un mix di citazioni e di re-invenzioni che rendono il lavoro di Caminiti perfettamente in linea con le istanzepiù innovative e attuali della pittura europea contemporanea.