4 Ottobre 2024 - 00:38

Maxi processo Nebrodi: 65 condanne e 18 assoluzioni, ridotte le pene per la mafia dei pascoli

Nel maxi processo d’appello “Nebrodi” sulla cosiddetta mafia dei pascoli, che ha coinvolto i clan tortoriciani dei Batanesi e dei Bontempo Scavo, sono state emesse 65 condanne, con una sola conferma integrale rispetto al primo grado e 64 riduzioni di pena, oltre a 18 assoluzioni e 6 prescrizioni. La pena più alta è stata inflitta a Sebastiano Bontempo (classe 1972), con una condanna a 20 anni e 6 mesi. Salvatore Aurelio Faranda ha visto ridotta la sua pena, passando dai 30 anni del primo grado ai 20 in appello. Il processo ha riguardato decenni di truffe agricole ai danni dell’Unione Europea e dell’Agea, attraverso lo sfruttamento illecito di fondi pubblici.

La sentenza, giunta in tarda serata, è stata emessa dalla Corte d’Appello presieduta dal giudice Francesco Tripodi, insieme ai colleghi Antonino Giacobello e Daria Orlando. La Corte si era ritirata in camera di consiglio intorno alle 9:30 del mattino per deliberare.

Tra le decisioni più significative c’è il rigetto del riconoscimento del carattere mafioso per il gruppo Faranda, considerato dalla Dda vicino ai Bontempo Scavo. Questo punto era stato centrale nell’appello del pubblico ministero, ma i giudici hanno confermato l’esistenza di un’associazione a delinquere “semplice”. Inoltre, l’appello del pm è stato respinto per altri sei imputati, confermando le assoluzioni del primo grado.

Ad aprile, durante la requisitoria finale, il sostituto procuratore generale Giuseppe Lombardo, insieme ai sostituti della Distrettuale antimafia Fabrizio Monaco e Antonio Carchietti, aveva richiesto la conferma delle condanne di primo grado, oltre al riconoscimento del carattere mafioso per il gruppo Faranda. Le arringhe della difesa, sostenuta da quasi cento avvocati, si sono svolte tra luglio e agosto.