Messa in sicurezza litorale Nord: Pagano (OraMessina), fondi bloccati e rischi per cittadini

Evitare lo stato di emergenza dovrebbe essere l’obiettivo primario. Gli interventi quando il danno è fatto, purtroppo, sono l’amaro contentino per tanti cittadini. Il ritorno delle cattive condizioni meteorologiche è accompagnato – spiega Pagano – dai classici problemi legati all’erosione costiera. Nelle settimane scorse sono stati effettuati, finalmente, i lavori per la messa in sicurezza della costa presso Galati, utili per salvaguardare l’incolumità dei tanti abitanti della zona. Gli stessi pericoli sono presenti anche sul versante nord della nostra città, nella parte tirrenica fortemente battuta sia dal vento di scirocco che da quello di maestrale.

Ricevo quotidiane segnalazioni di cittadini impauriti dalle condizioni delle coste, sulle quali sono presenti numerose abitazioni. Le condizioni attuali del litorale favoriscono continue mareggiate – riferisce Pagano -, con pericoli sempre vivi per gli abitanti che troppo spesso hanno visto le proprie case invase dal mare.

Già durante la precedente amministrazione era stato discusso degli interventi da compiere, grazie soprattutto ai fondi già stanziati per l’inizio dei lavori in alcune zone. Tutto si è bloccato per la mancanza della somma totale – spiega Pagano -, solo una parte è stata finanziata fermando, così, l’iter per l’inizio degli interventi. Le somme, in parte sono state stanziate grazie al Patto per il Sud e per il Patto per la città di Messina, il resto dei finanziamenti invece non è stato elargito fermando i lavori. Gli interventi previsti sono fondamentali e non più procrastinabili, sarebbe deleterio rinviarli ancora lasciando agire l’inverno su una zona già tartassata.

La condizione più preoccupante, posta come esempio, riguarda il lungomare dell’area di Rodia Puccino: in quella particolare zona il mare ha danneggiato la costa, invaso le case e reso pericoloso tutto il litorale. Per Rodia Puccino i lavori previsti – chiarisce Pagano – sono ancora in attesa di essere finanziati per cifre superiori agli 8 milioni di euro. La medesima situazione, ma ancora più amara, è riscontrabile nell’area di Mezzana, Tono e Mulinello dove, invece, sono già stati stanziati quasi 3 milioni e mezzo di euro grazie al Patto per la Sicilia, che però non sono utili per l’inizio dei cantieri in attesa dei restanti 7.730.000 che potranno autorizzare l’iter dei lavori.

Le proteste dei cittadini sono giornaliere, soprattutto perché nessuna risposta sulla tempistica è mai stata trasmessa. Personalmente – conclude Pagano – ho cercato di comprendere quali possano essere i passaggi chiave per una calendarizzazione degli interventi. Impossibile, però, al momento avere una risposta netta e finale da poter dare ai tanti abitanti di queste aree.