Messina, ATM in liquidazione, il M5s presenta un atto di diffida: “Palesi illegittimità nelle procedure”

I consiglieri comunali del M5s Giuseppe Fusco, Andrea Argento, Paolo Mangano e Cristina Cannistrà diffidano ufficialmente l’Atm in liquidazione a dare seguito all’asta pubblica (fissata per lunedì 18 maggio) relativa alla vendita di 36 mezzi di proprietà dell’azienda, opponendosi inoltre alla procedura di licenziamento collettivo disposta dai commissari liquidatori.

«Riteniamo che entrambe le attività siano accomunate da palese illegittimità per incompetenza e/o carenza di potere in capo ai commissari liquidatori», spiegano i consiglieri, che citano nello specifico l’Articolo 50 dello Statuto dell’Azienda speciale, la mancata approvazione da parte del Consiglio comunale del piano di liquidazione e la richiesta di “liquidazione coatta amministrativa” presentata dal Sindaco e dai Commissari alla Regione.

«Dal 1 giugno 2020 – proseguono – si potrebbe verificare a Messina la paradossale situazione di due aziende pubbliche (l’azienda speciale “ATM in liquidazione” e la società “ATM SpA in house providing”) non in grado di esercitare legittimamente il servizio di trasporto pubblico in città. I lavoratori trasferiti alla nuova società “ATM SpA” rischiano inoltre di non rientrare nella copertura economica della Cassa Integrazione Guadagni nel malaugurato caso in cui dovessero riattivarsi procedure straordinarie di riduzione delle attività produttive. Tale procedura (oltre a essere palesemente estranea ai poteri attuali dei Commissari liquidatori e in contrasto con la normativa) rischia di produrre effetti sociali di estrema gravità a danno dei lavoratori».

Al fine di tutelare il Comune e i cittadini dagli effetti di atti illegittimi, fra le quali possibili azioni risarcitorie degli aggiudicatari dei mezzi e le vertenze con i lavoratori licenziati, i consiglieri invitano inoltre il Sindaco, la Giunta Comunale e il Segretario Comunale – Direttore Generale ad esercitare i necessari controlli sulla regolarità delle attività condotte dalla Commissione liquidatoria. «In difetto di accoglimento di quanto richiesto con il presente atto – concludono – sarà intrapresa ogni competente azione nelle opportuni sedi per la valutazione di legittimità e competenza degli atti adottati e di eventuali comportamenti illeciti»