Messina, calcioscommesse operazione “Re Artù” parola al Riesame

 

Si è tenuta stamane davanti al Tribunale del Riesame per l’inchiesta della Procura di Messina sul Calcioscommesse, adesso la decisione del collegio è attesa entro le prossime due settimane, l’inchiesta nasce dalle presunte partite truccate del campionato di Lega Pro dove ha militato l’Acr Messina. Il collegio presieduto dal giudice Antonino Genovese deciderà sulle undici richieste d’arresto che aveva a suo tempo avanzato il pm Francesco Massara, il quale oggi ha ribadito le proprie ragioni, insistendo con le richieste di arresto, poi i giudici hanno ascoltato i difensori  tra cui quelli dell’ex calciatore e allenatore dell’Acr Messina Arturo Di Napoli.

L’ultima parola spetta comunque alla Corte di Cassazione. Se anche il Tribunale della Libertà dovesse decidere che qualcuno o tutti andavano arrestati, perché diventino “operative” le misure cautelari andranno comunque prima al vaglio della Suprema Corte.

Ricordiamo che insieme a Di Napoli, ci sono Eros Nastasi, il commercialista Pietro Gugliotta, Ivan Giuseppe Palmisciano, Fabio Russo, Giuseppe Messina, Alessandro Costa,  Halim Abdel Khalifeh, Giovanni Panarello, Andrea De Pasquale, Alessandro Berardi, Stefano Addario, Daniele Frabotta, Andrea De Vito, Cosimo D’Eboli, Gianluca Grassadonia e Piersilvio Acampora.

i reati ipotizzati a vario titolo sono associazione a delinquere, falso e truffa per le 11 persone per le quali la Procura ha chiesto gli arresti,  Di Napoli. Gugliotta e Nastasi erano gli organizzatori, secondo la Procura, mentre a far poi “girare” le scommesse sarebbero stati Palmisciano, Russo, Messina, Costa, Khalifeh, Panarello, De Pasquale e Berardi.

Per altre 21 persone, invece, inizialmente sottoposte ad accertamenti, il PM Massara ha stralciato la posizione, e adesso vanno in parte verso l’archiviazione, in parte sono state trasferite ad altre competenze.