28 Aprile 2025 - 20:59

Messina, Commissione regionale antimafia: più armi, meno denunce, boom di crack

Si è svolta presso la prefettura di Messina una riunione della Commissione Regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici. L’incontro rientra nel lavoro di mappatura sullo stato della criminalità organizzata in Sicilia. I lavori sono iniziati con un confronto con la prefetta di Messina, Cosima Di Stani, e i vertici delle forze dell’ordine, seguito da un incontro con il procuratore Antonio D’Amato e il procuratore generale Carlo Caponcello. Nel pomeriggio, si è tenuta l’audizione dei 108 sindaci della provincia messinese.

Secondo Cracolici, dai primi riscontri con le forze dell’ordine emerge un dato preoccupante: rispetto a due anni fa, si registra una maggiore diffusione della droga, con particolare riferimento al crack. Questo fenomeno, che in passato non destava la stessa preoccupazione, oggi appare in forte crescita.

L’attività estorsiva rimane un problema diffuso, ma si assiste a un calo delle denunce. Un aspetto paradossale di questa situazione è che la denuncia viene sempre più percepita come una rinuncia. In alcuni casi, gli imprenditori stessi si rivolgono alle famiglie mafiose per chiedere protezione, trasformando così il fenomeno dell’estorsione in una sorta di richiesta volontaria di tutela.

Un altro dato rilevante riguarda la presenza di un elevato numero di armi in circolazione, sebbene non si registrino episodi di omicidi o violenze che possano indicare una ripresa dello scontro armato tra clan. La mafia a Messina sembra adottare un profilo sommerso, evitando manifestazioni di violenza esplicita. Tuttavia, la disponibilità di armi solleva preoccupazioni, in quanto potrebbe preludere a una fase in cui queste verranno effettivamente utilizzate.

La Commissione Regionale Antimafia proseguirà il proprio lavoro di monitoraggio e analisi della criminalità organizzata per individuare strategie di contrasto efficaci e prevenire una possibile escalation della violenza mafiosa sul territorio.