14 Febbraio 2025 - 06:39

Messina, Consiglio Comunale Straordinario: La Crisi del Commercio al Centro del Dibattito

Oggi pomeriggio, alle 13:30, presso Palazzo Zanca, si terrà una seduta straordinaria del Consiglio Comunale per discutere la crisi che sta colpendo il settore del commercio e dell’artigianato a Messina. La chiusura di numerosi esercizi commerciali ha reso necessaria questa riunione, richiesta da più parti, per analizzare la situazione e cercare soluzioni concrete senza cadere in analisi superficiali o demagogiche.

Un Problema Nazionale con Impatti Locali

Il fenomeno della desertificazione commerciale non riguarda solo Messina, ma interessa l’intero Paese. Tra il 2014 e il 2024, in città hanno chiuso circa 630 negozi, mentre a livello nazionale il numero supera i 140mila. Questi dati allarmanti, riportati anche dalla Confesercenti di Trento, evidenziano il grave impatto economico e sociale della crisi.

Una passeggiata nei centri urbani, sia nelle grandi città che nei piccoli comuni, mostra vetrine vuote e strade un tempo animate ora deserte. La chiusura dei negozi non è solo una perdita economica, ma incide profondamente sulla qualità della vita e sulla coesione sociale.

Le Principali Cause della Crisi

Due sono i fattori principali che stanno mettendo in ginocchio il settore:

  1. Costi di gestione elevati, con affitti e utenze in costante aumento.
  2. Concorrenza dell’e-commerce, che, pur essendo visto come un’opportunità per i consumatori, gode di vantaggi fiscali e burocratici che non sono concessi ai negozi fisici.

Confronto con Altre Città

Il caso di Trento, considerata una città economicamente privilegiata, dimostra che il problema è diffuso ovunque. La Confesercenti locale denuncia, oltre alla crisi economica, l’aumento della microcriminalità, la carenza di parcheggi e i disagi legati ai numerosi cantieri urbani. Elementi che si riscontrano anche a Messina e che aggravano ulteriormente la situazione degli esercenti.

Quali Soluzioni?

Le organizzazioni di categoria avanzano proposte concrete per sostenere il commercio locale:

  • Incentivi fiscali e sgravi contributivi per i commercianti.
  • Canoni di locazione calmierati per favorire la sopravvivenza delle attività.
  • Campagne di sensibilizzazione per promuovere l’importanza dei negozi di prossimità.
  • Maggiore sicurezza urbana per rendere le vie commerciali più attrattive e vivibili.

Il Ruolo della Politica

L’amministrazione comunale non può sostituirsi agli imprenditori, ma ha il dovere di adottare strategie lungimiranti per contrastare la desertificazione commerciale. La chiusura dei negozi non è solo una questione economica, ma ha effetti diretti sulla vivibilità della città.

Secondo i dati di Confcommercio, nel 2023 in Italia hanno cessato l’attività 31mila negozi, con una perdita di oltre 111mila punti vendita dal 2019. Confesercenti segnala che ogni ora chiudono due negozi, con un calo drastico delle nuove aperture.

Il Valore dei Negozi di Prossimità

Pensare di poter sostituire completamente i negozi fisici con grandi centri commerciali o marketplace online è un errore che potrebbe avere conseguenze negative per l’economia e la società. I piccoli e medi esercenti rappresentano il 40% del PIL nazionale e danno vita ai centri urbani, contribuendo alla loro attrattività e sicurezza.

La discussione di oggi in Consiglio Comunale dovrà dunque andare oltre la retorica e proporre soluzioni concrete per un problema che riguarda tutti i cittadini, non solo i commercianti.