Messina, “Corsi d’oro 2” confermata condanna per Genovese

Avvocato Nino Favazzo: “È una decisione che porterà il mio assistito a tornare a trascorrere almeno diversi mesi in carcere, prima dì poter chiedere di accedere ad una misura alternativa”

La Cassazione ha confermato la condanna di Appello a sei anni e otto mesi per l’ex parlamentare di Fi Francantonio Genovese, nel processo nato dell’inchiesta Corsi d’oro II sulla formazione professionale a Messina. Si tratta dellinchiesta sulla formazione professionale che tra il 2013 e il 2014 che scoperchiò una rete di società interconnesse tra loro e fondate ad hoc per sottrarre fondi europei.
Genovese era accusato di associazione a delinquere, tentata estorsione ai danni di Ludovico Albert, di due ipotesi di reati fiscali e due ipotesi di truffa, una delle quali ai danni dell’Enfap e l’altra, in concorso, ai danni della Regione.
Si dovrà tenere un nuovo processo in appello a Reggio Calabria per l’ipotesi di riciclaggio a carico dell’ex parlamentare, visto che è stato accolto l’appello della Procura generale  (dal reato di riciclaggio Genovese era stato assolto in appello). Condanna ridotta invece per il cognato ed ex parlamentare regionale Franco Rinaldi: annullata senza rinvio la pena limitatamente all’associazione a delinquere, a suo carico rimane in piedi la condanna a 2 anni e 6 mesi. Annullata totalmente, e senza rinvio, la condanna a carico di Elio Sauta. Per tutto il resto degli imputati i ricorsi sono stati dichiarati inammissibili, quindi le condanne diventano definitive.

“È  una di quelle notizie che, chi crede nel proprio lavoro e nella giustizia che presto o tardi trionfa sempre, non vorrebbe mai sentire. È una decisione che porterà il mio assistito a tornare a trascorrere almeno diversi mesi in carcere, prima dì poter chiedere di accedere ad una misura alternativa”. Lo ha detto l’avvocato Nino Favazzo che difendeva Francantonio Genovese nel processo Corsi d’oro II. “Alla domanda, scontata, su cosa ne penso, dico che è un epilogo inaccettabile quello che vede Francantonio Genovese condannato ad una pena severissima per un delitto che non ha certamente commesso: il tentativo di estorsione ai danni di Ludovico Albert. Sì perché, il processo alla formazione, per il principale dei suoi protagonisti, si è ridotto ad una condanna per un reato odioso ma insussistente, nonostante le due pronunce di merito, oggi confermate, abbiano ritenuto il contrario. Per il resto, non mi meraviglia la dichiarazione a tappeto dì inammissibilità dei ricorsi, perché quasi tutti i reati per cui vi è stata condanna, anche il tentativo di estorsione, in caso dì loro ammissibilità, avrebbero dovuto essere dichiarati prescritti, così come è avvenuto per il ricorso dì Franco Rinaldi. In questo caso, infatti, l’accoglimento del motivo ha comportato l’annullamento senza rinvio per il delitto dì associazione a delinquere per cui vi era stata condanna in secondo grado”