8 Febbraio 2025 - 00:48

Messina dice addio al Bar Sciarrone: chiude dopo 105 anni di storia e tradizione

Un pezzo della memoria storica di Messina se ne va. Il bar Sciarrone di via Garibaldi, a pochi passi dal viale Trapani, ha abbassato le saracinesche dopo 105 anni di attività. Fondato nel 1920, il locale è stato gestito per quattro generazioni dalla famiglia Sciarrone, diventando un punto di riferimento per la zona nord della città. La palazzina che lo ospita, dove una targa ricorda il passaggio di Giuseppe Garibaldi il 27 luglio 1860, è stata teatro di momenti indimenticabili, legati alla tradizione messinese.

Il bar Sciarrone è stato un simbolo, soprattutto durante eventi come l’Agosto messinese, la Vara e la Fiera Campionaria. Le sue granite – al caffè, limone, fragola, mandorla, ma anche ai gusti più particolari come pesca, pistacchio e melone – accompagnate dalle inconfondibili brioche col tuppo, i gelati artigianali e i gelatini da guantiera, hanno conquistato generazioni di clienti.

Sulla pagina Facebook ufficiale, i proprietari hanno voluto salutare e ringraziare i clienti con un messaggio pieno di emozione e gratitudine:
“Il Bar Sciarrone saluta e ringrazia tutti i clienti e gli amici che per quattro generazioni lo hanno frequentato. Abbiamo condiviso risate, confidenze e anche momenti tristi, dai lontani tempi dello chalet, quando in via Garibaldi passavano le carrozze, agli anni d’oro della Fiera campionaria, fino agli stranianti giorni del Covid.

È stato un piacere e un onore servirvi esattamente per un secolo e, credeteci, ci abbiamo messo passione, impegno e sacrificio, e lo abbiamo fatto finché ci è stato possibile.
Un ringraziamento speciale va ai nostri dipendenti, che con grande abnegazione hanno reso possibile tutto questo.
Ci auguriamo che il nostro gelato alla gianduia e la nostra mezza con panna vi manchino. E che ripenserete con affetto a un certo apprendista principale sempre sorridente e ad un certo principale burbero dal cuore grande.”

Con questa chiusura, Messina perde non solo un’icona gastronomica, ma anche un pezzo della sua identità storica e culturale.