17 Gennaio 2025 - 08:14

Messina, duplice omicidio di Camaro San Luigi: Claudio Costantino condannato a 20 anni di carcere

Claudio Costantino, 39 anni, è stato condannato a 20 anni di reclusione dalla Corte d’Assise per il duplice omicidio avvenuto il 2 gennaio 2022 a Camaro San Luigi, nei pressi della sua abitazione in via Morabito. Le vittime furono Giovanni Portogallo, 31 anni, ucciso sul colpo, e Giuseppe Cannavò, 35 anni, morto in ospedale dopo giorni di agonia. Secondo le accuse, Costantino avrebbe utilizzato una pistola calibro 9×21, mai ritrovata.

La sentenza ha escluso le aggravanti della premeditazione e dei motivi abietti o futili, ma non ha riconosciuto la legittima difesa sostenuta dalla difesa dell’imputato. La pena è stata ridotta grazie alla scelta del rito abbreviato da parte dei legali di Costantino, il professor Carlo Taormina e l’avvocato Filippo Pagano.

Le richieste dell’accusa e la ricostruzione dei fatti

I pubblici ministeri Marco Accolla e Roberto Conte avevano chiesto l’ergastolo, ritenendo che si trattasse di un duplice omicidio premeditato. Secondo la loro ricostruzione, Costantino avrebbe attirato le vittime a casa sua con un appuntamento per poi aggredirle. L’accusa ha ipotizzato anche un possibile movente legato a traffici di droga, pur senza certezze definitive.

La versione dell’imputato

Costantino ha sempre sostenuto una versione alternativa: “Cannavò e Portogallo si presentarono armati a casa mia e fecero irruzione. Mi sono nascosto in uno sgabuzzino mentre loro iniziavano a sparare. Poi sono riuscito a disarmarli e ho reagito.” La difesa ha descritto l’episodio come una reazione a una spedizione punitiva organizzata dalle due vittime, forse legata a questioni di droga.

Un processo controverso

Il processo ha ruotato attorno a questo punto: Costantino aveva premeditato l’aggressione o aveva reagito in una situazione di emergenza? La Corte, pur riconoscendo alcune attenuanti, non ha accettato la tesi della legittima difesa. La condanna segna un capitolo significativo per una vicenda che ha scosso la comunità di Messina.