Messina, ecco i nuovi controlli disposti dal Prefetto per il rispetto dell’obbligo del green pass

Nell’ambito delle misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 il Prefetto di Messina ha adottato il Piano per l’effettuazione dei controlli sul rispetto delle disposizioni relative al possesso della certificazione verde di cui all’art. 7 del decreto legge n.172 del 26 novembre 2021.
La pianificazione è frutto di numerose interlocuzioni, avvenute in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, con i rappresentanti delle categorie economico- produttive e con quelli del trasporto pubblico. Ulteriori interlocuzioni sono state effettuate con i vettori marittimi dello Stretto di Messina.
In quella sede è stato preventivamente esaminato lo scenario di riferimento con particolare riguardo ai dati sull’andamento epidemiologico nel Capoluogo ed in provincia. I gestori di servizi, attività ed esercizi sono stati sensibilizzati sulla necessità di avviare controlli sul possesso della certificazione verde da parte dell’utenza ed è stato predisposto un complessivo sistema di quotidiani controlli a campione, nel Capoluogo ed in provincia, da parte delle Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto, dell’Esercito Italiano le cui attività saranno integrate dalle Polizie Locali e Metropolitana e dal Corpo Forestale Regionale.
I controlli sul possesso della certificazione verde ma anche sul rispetto del divieto di assembramento e sull’obbligo di indossare la mascherina saranno serrati ed investiranno le attività commerciali e ricreative, il trasporto pubblico – terrestre e marittimo – gli eventi all’aperto organizzati in occasione delle festività natalizie.
Le misure previste nel piano entreranno in vigore a partire dal giorno 6 dicembre e saranno mantenute fino al 15 gennaio 2022, nel rispetto delle disposizioni dettate in materia.
Le violazioni saranno sanzionatore ai sensi dell’art. 4 D.L. 25.3.2020 n. 19, convertito in legge 22.5.2020 n. 35, che prevede il pagamento di una somma da euro 400 a euro 1.000 e la possibilità, dopo due violazioni – commesse in date diverse – della chiusura dell’esercizio o dell’attività da uno a dieci giorni.
Le attività di controllo espletate saranno oggetto di costante monitoraggio anche ai fini della comunicazione dei dati da trasmettere al Ministero dell’Interno.