18 Marzo 2025 - 17:13

Messina, folla commossa nella chiesa di Santa Caterina per l’ultimo saluto a Tullio Lanese [FOTO]

Una città intera ha reso omaggio a Tullio Lanese, ex arbitro internazionale, scomparso a 78 anni dopo una lunga malattia. La chiesa di Santa Caterina era gremita per l’ultimo saluto a un uomo che ha dato lustro a Messina attraverso la sua carriera sportiva. Centinaia di persone si sono strette attorno ai suoi familiari, mentre la bara era circondata da giovani arbitri in divisa, in segno di rispetto e riconoscenza.

Un addio discreto, nel suo stile

Tullio Lanese si è spento con la stessa eleganza che lo ha sempre contraddistinto, sia in campo che fuori. La sua carriera ha avuto inizio sui campi polverosi degli anni ’60, spinta da una passione profonda per il calcio e l’arbitraggio, fino a raggiungere i massimi livelli internazionali. Ha diretto incontri di prestigio, tra cui le Olimpiadi di Seul nel 1988, i Mondiali del 1990 e gli Europei del 1992, diventando un simbolo dello sport italiano.

Il ricordo di padre Gio Tavilla

Durante l’omelia, padre Gio Tavilla ha sottolineato l’importanza del contributo di Lanese alla formazione di nuove generazioni di arbitri: “Ha portato in alto il nome di Messina, un uomo che, nonostante le difficoltà, ha mantenuto signorilità e autorevolezza. Ha vissuto la malattia con la stessa compostezza con cui ha sempre affrontato la vita, ricevendo in cambio l’amore che aveva donato ai suoi cari”.

La presenza delle istituzioni arbitrali

Ai funerali erano presenti figure di spicco del mondo arbitrale, tra cui Rosario Abbisso, Roland Herberg e il presidente dell’AIA Antonio Zappi, oltre a numerosi arbitri siciliani. Particolarmente toccanti le parole del figlio Gianmarco, della nuora Federica e della nipote Ginevra, che hanno ricordato Lanese come uomo di principi e di grande umanità.

Zappi: “Un modello per i giovani”

Nel suo discorso, il presidente dell’AIA Antonio Zappi ha reso omaggio alla figura di Lanese: “Tullio è stato un esempio di eleganza e signorilità, in ogni ruolo che ha ricoperto. Il suo insegnamento resta un pilastro del nostro sistema arbitrale, basato sulla meritocrazia. Se n’è andato in punta di piedi, ma il suo lascito di valori continuerà a vivere. A nome di tutti gli arbitri, esprimo le più sentite condoglianze alla sua famiglia e alla città di Messina”.

Zappi ha inoltre ricordato come Lanese fosse riuscito a superare le rivalità territoriali nel mondo arbitrale, sottolineando il suo pensiero: “La bravura non ha targa”. Un messaggio che rispecchia perfettamente l’eredità morale e professionale che Tullio Lanese lascia dietro di sé.