Messina, grande successo del Premio internazionale di poesia e arti “Maria Celeste Celi” [FOTOGALLERY]

Grande successo di pubblico e partecipazioni per la prima edizione del Premio Internazionale di Poesia e Arti “Maria Celeste Celi” promosso ed organizzato dal Cirs. Ieri, 25 marzo, il momento conclusivo al Museo Regionale con la cerimonia di premiazione.

Tantissimi gli artisti da tutta Italia che hanno preso parte al concorso nelle varie sezioni previste: poesia, musica, pittura e fotografia. Tra le città di provenienza dei partecipanti Avellino, Cosenza, Ragusa, Catania, Palermo, Napoli e tante altre, ma anche la Francia con la pittrice Lydia Canclaux, vincitrice del primo premio della sezione pittura categoria “Università” con l’opera “Mediterranèe”. Il concorso intitolato all’indimenticata poetessa e benefattrice Maria Celeste Celi, fondatrice del Cirs e della prima casa famiglia di Messina, ha visto la partecipazione anche di tantissimi studenti di scuole di Messina e Provincia, che si sono misurati sul tema “Occhio di mare, il mare che unisce”.

Ieri la prima parte dell’evento è stata proprio dedicata alla premiazione della categoria “Scuole”. Ad introdurre la cerimonia la prof.ssa Annamaria Fiorenza, che ha tracciato un bilancio della manifestazione, e a seguire l’intervento del prof. Giuseppe Ramires, giornalista e scrittore, che si è soffermato sull’importanza di sensibilizzare i giovani alla cultura ed all’arte. Il secondo momento dell’evento è stato invece dedicato alla tavola rotonda sulla figura umana ed artistica di Maria Celeste Celi, con le relazioni dei professori Pinella Bonanno e Orazio Nastasi e di Padre Felice Scalia, ed all’attribuzione dei riconoscimenti agli artisti ed ai partecipanti nella categoria “Università”.

Soddisfatta e commossa la presidente del Cirs e figlia della poetessa Maria Celeste Celi: “A 35 anni dalla scomparsa di mia madre- ha detto- la grande partecipazione al concorso a lei dedicato testimonia come abbia lasciato un segno indelebile in quanti l’hanno conosciuta e apprezzata, ma anche chi non la conosceva grazie a questo evento l’ha sentita vicina. Io e i miei fratelli Cesira e Pietro e i nove nipoti Gianluca, Giuseppe, Gabriele, Piergiorgio e Gianmaria Arcovito, Alice, Francesco e Mauro Cavarra e Giuseppe Celi ci impegneremo ancora e sempre affinchè la sua luce non si spenga mai e il contributo che ha dato al mondo della cultura e del sociale venga perpetrato”.