10 Dicembre 2024 - 00:30

Messina: Guardia Costiera sequestra oltre 40 attrezzi da pesca illegali

In data odierna, 8 agosto 2024, il personale della Capitaneria di porto di Messina, a bordo del battello veloce CP 734, ha effettuato un’operazione di polizia marittima e controllo costiero lungo il tratto di litorale compreso tra Capo Alì e le acque antistanti il comune di Messina. Durante l’operazione, sono stati sequestrati oltre quaranta attrezzi da pesca non consentiti, tra cui numerosi rami di palma noti come “cannizzi” e altri accessori vari.

Questi dispositivi, tecnicamente denominati FAD (Fish Aggregating Devices), vengono utilizzati per attirare pesci, fissandoli al fondale con corpi morti e mantenendoli a galla tramite materiali plastici. Tuttavia, la mancata segnalazione di tali strumenti li rende un pericolo significativo per la sicurezza della navigazione, poiché possono facilmente impigliarsi nelle eliche delle imbarcazioni, causando potenziali incidenti o danni.

Oltre ai rischi per la navigazione, l’uso di questi strumenti rappresenta una pratica di pesca non autorizzata che sfrutta eccessivamente le risorse ittiche, in particolare i piccoli pelagici. Inoltre, gli accessori in plastica associati a questi dispositivi vengono spesso trasportati dalle correnti, contribuendo all’inquinamento marino.

Si ricorda a tutti i pescatori l’importanza di rispettare le norme vigenti e di adottare comportamenti responsabili per la tutela dell’ambiente marino, poiché l’uso di tali strumenti non è consentito e rappresenta un grave pericolo sia per la navigazione che per l’ecosistema marino.