Messina, il consigliere Caruso chiede stralcio totale delle cartelle comunali, non solo delle sanzioni ed interessi

“Il decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, definitivamente convertito dalla legge 24 febbraio 2023, n. 14 (G.U. n. 49 del 27 febbraio scorso), reca una serie di modifiche alle disposizioni previste dalla legge di Bilancio 2023 (legge n. 197/2022), con riferimento sia alla definizione del contenzioso pendente, sia allo stralcio delle cartelle esattoriali di valore fino a mille euro”, inizia cosi l’interrogazione del consigliere comunale Giovanni Caruso che prosegue;

“In particolare, la nuova normativa ha ampliato in maniera importante la varietà delle definizioni agevolate che può essere recepita dai Comuni, con apposite delibere regolamentari da adottarsi entro il termine perentorio del 31 marzo 2023: alla definizione delle liti pendenti – già applicabile da parte dei Comuni in forza dell’art. 1, comma 205, legge n. 197/2022 – si sono aggiunte la conciliazione agevolata, la rinuncia ai ricorsi per Cassazione e l’istituto della regolarizzazione degli omessi versamenti. In proposito, è importante precisare che i Comuni, nell’esercizio della propria potestà regolamentare, possono legittimamente decidere di regolamentare solo alcuni di tali istituiti. In altre parole, l’ente potrà scegliere, a sua discrezione, se e quali istituti regolamentare. Oltre ai predetti interventi, sono introdotte nuove facoltà esercitabili dal Comune. In particolare si riaprono i termini di approvazione della delibera comunale di non adesione allo stralcio parziale dei crediti iscritti a ruolo fino a mille euro (posti anch’essi al 31 marzo 2023)e sempre con riferimento ai crediti di valore non inferiore a mille euro, si introduce la nuova possibilità di deliberarne lo stralcio totale; viene chiarito, per via normativa, il processo deliberativo degli atti adottati dal Comune in materia di stralcio o di definizione del contenzioso, con i connessi requisiti in termini di pubblicazione ed efficacia degli atti stessi (v. https://www.fondazioneifel.it/ifelinforma-news/item/11391-la-definizione-agevolata-dei-contenziosi-e-lo-stralcio-dei-crediti-a-seguito-delle-modifiche-del-decreto-milleproroghe);

CONSIDERATO CHE

– Il Comune di Messina, come altri Comuni, rientra in questa fattispecie, in quanto ha affidato da tempo l’attività di riscossione coattiva dei propri crediti all’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Questa condizione, stante l’attuale norma di legge, consente ai debitori del Comune di Messina di beneficiare dello stralcio totale, ove l’Ente Municipale vi aderisca;
– Nella fattispecie in esame non possono riscontrarsi visioni interpretative diverse, come emerso a seguito della risposta del 14 febbraio 2023 (prot. n. 0042023/2023 del 15.02.2023 a firma del Sindaco e dell’Assessore R. Cicala) all’interrogazione del 17 gennaio 2023, ma al contrario va accertata la volontà politica della Giunta Comunale in ordine alle esigenze rappresentate da molti cittadini ed aziende in difficoltà, a fortiori dopo aver ascoltato con attenzione le frequenti rassicurazioni del Sindaco in relazione all’esito del controllo della Corte dei Conti sul piano di riequilibrio;

OSSERVATO CHE

– Trattasi unicamente di debiti iscritti a ruolo entro il 31/12/2015 comunque inferiori ai mille euro, rilevandosi quantomai inutile e dannoso insistere nell’azione coattiva per tributi e multe non ancora riscossi dopo oltre 7 anni, tenuto conto della circostanza che potrebbero risultare in massima parte crediti inesigibili;

SI INTERROGA IL SINDACO ANCHE IN QUALITA’ DI ASSESSORE AL BILANCIO

– se ritenga opportuno proporre l’adesione da parte del Comune di Messina alla soprarichiamata normativa nazionale e, in tal modo, sgravare numerosi cittadini messinesi dal pagamento dei relativi ruoli esattoriali (attraverso lo stralcio totale, comprensivo anche del capitale, oltre alle sanzioni ed agli interessi!), notificati entro il 31/12/2015, preso atto del progressivo aggravamento degli effetti negativi della crisi economica post-pandemica a danno, soprattutto, delle categorie più deboli” conclude il consigliere Caruso.