14 Febbraio 2025 - 06:48

Messina in lutto: l’ultimo commosso addio a Caterina Pappalardo nella chiesa di San Clemente [FOTO]

La chiesa di San Clemente ha accolto oggi una folla commossa per l’ultimo saluto a Caterina Pappalardo, la donna di 62 anni tragicamente uccisa dal figlio martedì scorso. La comunità si è stretta nel silenzio e nella preghiera condivisa per accompagnare il suo ultimo viaggio terreno.

Tra i presenti, la figlia Sara, sorella di Giosuè arrivata da Voghera, i membri del gruppo di preghiera “Il Resto di Israele” e gli amici della basilica di Sant’Antonio, insieme a tante persone che quotidianamente incrociavano il suo sorriso, spesso velato di malinconia – forse custode silenzioso di angosce mai rivelate.

Don Gino La Rosa ha celebrato il rito funebre scegliendo il Vangelo della morte e risurrezione di Cristo. “Siamo certi che il Padre la accoglierà fra le sue braccia perché sente il grido del sangue innocente, come Cristo in Croce”, ha detto durante l’omelia. Il sacerdote ha poi riflettuto sul significato del cuore materno, paragonandolo a quello divino: “Il cuore di una madre è il cuore di Dio, lo stesso trapassato nella Croce e rinato alla vita, perché – come dice San Paolo – vince tutto”.

Con voce amareggiata, don La Rosa ha anche rivolto un severo monito alla società contemporanea: “Viviamo in una società aggressiva, fatta di solitudine, individualista, nella quale la sfida è quella di ritornare a essere umani, educando i nostri figli a riconoscere i valori della vita, il rispetto delle regole. Arrivare a uccidere significa eliminare ogni coscienza”. Ha concluso ponendo un interrogativo alla comunità: “Da che parte vogliamo stare? Dalla parte dell’amore e della vita o della morte?”

Un messaggio forte, un interrogativo che il sacerdote ha lasciato ai presenti, spingendoli a riflettere sul senso della vita e della comunità.

A concelebrare il rito funebre erano presenti il rettore della basilica di Sant’Antonio, padre Mario Magro, altri confratelli rogazionisti e il giovane viceparroco don Claudio Sirni, ordinato sacerdote il 7 gennaio scorso.

Un addio che si è trasformato in un momento di intensa preghiera e introspezione, lasciando nel cuore di tutti un profondo senso di dolore, ma anche il desiderio di ritrovare la forza della fede e dell’umanità.