28 Aprile 2025 - 20:54

Messina, la CGIL lancia la campagna per i 5 Sì: “Referendum per lavoro sicuro e diritti”

“Cinque sì per cambiare l’Italia su lavoro e cittadinanza”. Con questo slogan, la CGIL di Messina ha inaugurato oggi pomeriggio in piazza Cairoli la campagna a sostegno dei referendum del prossimo 8 e 9 giugno. L’iniziativa, partita alle 17, ha visto la partecipazione di lavoratori, giovani, esponenti sindacali e rappresentanti di associazioni e movimenti, uniti per promuovere i cinque quesiti che puntano a modificare norme considerate dannose per i diritti dei lavoratori e dell’inclusione sociale.

I temi al centro della mobilitazione

Pietro Patti, segretario generale della CGIL messinese, ha sottolineato l’importanza del voto: “Questi referendum servono a cancellare leggi ingiuste che hanno reso il lavoro più povero e precario, soprattutto nelle aree economicamente fragili. Si tratta di dire sì alla sicurezza, alla stabilità occupazionale e alla cittadinanza per chi vive e contribuisce al Paese”.

I cinque quesiti, sostenuti da oltre 5 milioni di firme e validati dalla Corte Costituzionale, affrontano temi cruciali:

  1. Stop ai licenziamenti illegittimi – Abrogazione delle norme del Jobs Act che negano il reintegro per i dipendenti ingiustamente licenziati in aziende con più di 15 dipendenti.
  2. Tutele per i lavoratori delle piccole imprese – Fine del tetto di 6 mensilità di risarcimento in caso di licenziamento illegittimo, con risarcimenti commisurati alla situazione economica e familiare.
  3. Lotta al precariato – Reintroduzione dell’obbligo di motivare i contratti a tempo determinato, oggi prolungabili fino a 12 mesi senza giustificazione.
  4. Sicurezza sul lavoro – Estensione della responsabilità agli appaltatori principali in caso di infortuni, per contrastare l’uso di subappalti irregolari.
  5. Cittadinanza più accessibile – Riduzione da 10 a 5 anni del requisito di residenza per richiedere la cittadinanza italiana, allineandosi agli standard europei.

“Una battaglia per tutti”

“Ogni anno muoiono mille persone sul lavoro. Basta leggi che favoriscono precarietà e insicurezza”, ha ricordato la CGIL, evidenziando come i referendum riguardino non solo i lavoratori, ma anche i 2,5 milioni di residenti stranieri in attesa di cittadinanza.

L’appuntamento di oggi segna l’avvio di una campagna che vedrà mobilitazioni in tutta Italia, con comitati territoriali già attivi a Messina. “L’obiettivo è coinvolgere tutta la cittadinanza – conclude Patti – perché queste riforme significano più dignità e futuro per il Paese”.

L’appello alle urne è chiaro: l’8 e 9 giugno si vota per cancellare ingiustizie e costruire un’Italia più giusta.