Messina, la Uil-Fpl chiede la proroga dei contratti COVID

Purtroppo l’emergenza COVID a gran voce torna a far parlare di sé, nonostante le diffusissime campagne vaccinali e tutte le misure in termini di sicurezza che sono state poste in essere negli ultimi tempi, dal personale sanitario e dai cittadini utenti. In Sicilia il numero dei pazienti COVID da ricoverare è in continua crescita, a tal punto che, alcuni ospedali hanno riconvertito i posti letto da Non COVID a COVID, così come è accaduto al Civico di Palermo ed in altre realtà siciliane. Ad oggi, il tasso più elevato di contagi si registra, secondo l’osservatorio epidemiologico dell’assessorato alla salute della regione siciliana, a Ragusa, Palermo e Messina. Infatti, in tutti i Presidi Ospedalieri della provincia di Messina( ASP 5, AOU Policlinico G. Martino, Az. Papardo e IRCCS Neurolesi, nei vari reparti, risultano istituite le “Bolle” per il trattamento dei pazienti COVID asintomatici e Paucisintomatici. Tutto ciò, sta causando notevoli disagi, per l’alto numero di contagi che avviene tra i pazienti ed il personale che li assiste, a causa del modello organizzativo assistenziale promiscuo, che sta generando un’assenza costante di personale medico, Tec. Sanitario, Infermieristico ed OSS che giornalmente si contagia”.
 
Si legge in una nota indirizzata ai vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere di Messina e rivolta anche all’assessore regionale alla Salute. E rivolgendosi proprio alla Volo la Uil-Fpl, nella nota a firma di Livio AndronicoCorrado Lamanna e Maurizio Celona chiede che “In Sicilia l’attenzione deve restare ad alti livelli di guardia, in quanto la variante Kraken, secondo il parere dei più noti esperti del settore, si sta diffondendo rapidamente in alcune parti del mondo ed in qualsiasi momento può raggiungerci. Pur condividendo in parte, la disposizione assessoriale prot. 991del 9/01/2023, tuttavia non riusciamo a comprendere come potranno mai reggersi le strutture ospedaliere, specialmente i Pronto Soccorso, che giornalmente devono far fronte a numerosi accessi di utenti COVID positivi, che chiedono di essere ospedalizzati perché presentano sintomatologia riconducibile a insufficienza respiratoria acuta. La Uil-Fpl, fortemente preoccupata, per quello che potrebbe accadere a seguito della cessazione del rapporto di lavoro del personale con contratto COVID dopo la data del 28 febbraio 2023, a gran voce, a tutela della salute dei cittadini, chiede di rivedere la decisione relativa alla conclusione del rapporto di lavoro del personale COVID alla data stabilita, auspicando che codesto onorevole assessorato possa reperire le risorse utili a poter prorogare i contratti di lavoro di tutto il personale del ruolo Sanitario e Tecnico al 31/12/2023, al fine di dare continuità assistenziale e contestualmente garantire i LEA attraverso il personale altamente formato, ad oggi impegnato in prima linea, per il contrasto della Pandemia da SARS CoV2”.
 
Conclude la nota dei dirigenti sindacali della Uil-Fpl Messina.