15 Giugno 2025 - 19:52

Messina, lavori Passeggiata a Mare: “Nessun reperto storico rimosso, il marmo era degli anni ’90”

Arriva una nota ufficiale della Soprintendenza ai Beni Culturali a sgombrare il campo da equivoci sulla realizzazione della pista ciclabile tra via Cairoli, la Stazione FS e la Passeggiata a Mare. Una risposta attesa dopo le polemiche sollevate da alcune forze politiche e da cittadini, che avevano criticato l’intervento accusando l’Amministrazione di aver compromesso elementi storici dell’area.

Il vicesindaco e assessore alla Mobilità Salvatore Mondello, ha commentato con fermezza: “È svilente dover chiarire l’ovvio. Purtroppo oggi basta alzare un polverone per screditare l’azione amministrativa. Le notizie diffuse da certi pseudo personaggi politici non sono altro che fake news”.

La posizione della Soprintendenza

Con la nota n. 0908734 del 27 maggio 2025, il Soprintendente architetto Antonino Spanò Greco ha chiarito che:

  • L’intervento ha ricevuto regolare autorizzazione paesaggistica, richiesta il 30 novembre 2023 dal progettista e direttore dei lavori ing. Antonio Rizzo, con la collaborazione degli architetti Giovanni Rizzo e Adolfo Crisafulli.

  • L’area interessata – in particolare la Passeggiata a Mare – ha già subito nei decenni passati (anni ’80-’90) profonde modifiche che ne hanno alterato la configurazione originale. Non si tratta quindi di una zona sottoposta a vincolo storico-artistico o architettonico.

  • La competenza della Soprintendenza si limita all’ambito paesaggistico, escludendo l’art. 21 del Codice dei Beni Culturali relativo agli immobili monumentali.

  • La pavimentazione in marmo grigio di Sicilia – analoga a quella preesistente – garantisce le stesse caratteristiche fisiche e di permeabilità, senza modificare il sistema di deflusso delle acque meteoriche.

  • Il progetto è stato regolarmente approvato in data 12 dicembre 2023, con prescrizioni volte a conservare alcuni elementi originari delle rampe, come le lunette perimetrali e i bordi in pietra.

“Nessun reperto storico, solo marmo degli anni ’90”

Mondello ha poi rincarato la dose: “Non stiamo parlando di reperti storici, ma di lastre in marmo grigio di Sicilia degli anni ’80-’90. È grave che si inventino falsi scandali per attaccare l’Amministrazione, soprattutto da parte di chi nel 2022 ha votato favorevolmente il Documento di Indirizzo alla Progettazione per questo stesso progetto”.

Il vicesindaco ha inoltre spiegato che le lastre di marmo rimosse sono state semplicemente accantonate in un deposito comunale e, dove possibile, verranno riutilizzate, pur non trattandosi di materiali di pregio o di valore storico.