Messina, mercatino delle pulci a Giostra: ecco perché resterà chiuso secondo l’Assessore Musolino

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L’assessore spiega perché il mercato delle pulci per il momento non riaprirà: “Gli operatori non sono in grado di garantire il rispetto delle regole”

L’Assessore alle Attività Produttive e Mercati Dafne Musolino, con riferimento alla dichiarazione rilasciata da alcuni operatori mercatali in merito alla annunciata protesta per la mancata riapertura del mercato delle Pulci che si svolgeva la domenica nell’area ex Mandalari precisa quanto segue:

L’Amministrazione comunale ha fortemente voluto dare ordine e decoro a questo tipo di commercio approntando delle regole per consentire lo svolgimento del mercato domenicale delle Pulci, a Giostra.
Purtroppo, nonostante le assicurazioni verbali e gli impegni assunti, il mercato si è sempre caratterizzato per la mancanza di rispetto delle regole, sia per quanto attiene alla pulizia degli stalli concessi per l’esposizione, sia con riferimento alla tipologia di articoli posti in vendita.

Numerosissimi sono stati i controlli eseguiti sull’area in questione finalizzati ad assicurare il rispetto delle regole.
Si rammenta che nel corso degli ultimi controlli eseguiti dalla Polizia Specialistica a febbraio – prima del coronavirus – all’interno dell’area di mercato è stata rinvenuta merce di dubbia provenienza, un motociclo senza targa e probabilmente rubato, numerose bottiglie di birra, oltre alla consueta roba che, al termine della giornata, veniva abbandonata a terra come un rifiuto che poi gli operatori della MessinaServizi erano costretti a raccogliere per tutto il piazzale.

Impossibile garantire il distanziamento sociale

Proprio le pessime condizioni di utilizzo del mercato avevano portato alla adozione di una ordinanza di sospensione del mercato per l’intero mese di marzo. Questa ordinanza è stata emanata ben prima della pubblicazione dei vari DPCM del Governo con i quali si è vietato lo svolgimento dei mercati non alimentari.
Ancora adesso, nonostante la generale riapertura di quasi tutte le attività, le Linee Guida per la ripresa delle attività economiche approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome l’11 giugno e recepite nell’ultimo DPCM, rimettono alla decisione dei Sindaci la scelta di non riaprire i mercatini destinati alla vendita di articoli usati per l’ovvia considerazione che risulta quasi impossibile garantire per tale tipologia di commercio il rispetto delle disposizioni sul distanziamento sociale e di quelle sanitarie per il contenimento del contagio.
Basti ricordare che, secondo sempre le suddette Linee Guida, i capi di vestiario e le calzature che costituiscono la gran parte degli articoli posti in vendita anche nel nostro mercatino delle pulci, devono essere sanificate dopo ogni prova da parte dei clienti.

Inoltre vanno sempre garantite le norme sul distanziamento sociale, attraverso la presenza agli ingressi di personale volontario a cura degli operatori del mercato. Senza trascurare il dovere di mettere a disposizione dei clienti una soluzione igienizzante per le mani, di dotarsi di guanti e mascherina e di evitare gli assembramenti durante lo svolgimento del mercato.
Tutte queste norme non possono essere garantite da parte degli operatori del Mercato delle Pulci dell’area ex Mandalari.

Rischio contagio da coronavirus

Dunque il rischio di esposizione dei cittadini ad un contagio da Coronavirus impone di attendere ancora prima di riaprire un mercato, che costituisce sicuramente una valvola di sfogo per gli operatori, ma presenta le stesse fragilità per le quali sono stati sospesi tutti i mercati non alimentari cittadini.
Ovviamente alle disposizioni sul coronavirus si affiancano – conclude l’Assessore – quelle sempre vigenti sulla pulizia e sull’ordine delle aree mercatali per effetto delle quali il mercato era stato già sospeso prima del coronavirus e delle quali si pretende l’assoluto rispetto da parte di tutti gli operatori dei mercati cittadini”.