Messina, nasce associazione “Territorio e partecipazione”, De Domenico: al centro la persona, la sua dignità i suoi bisogni e sue aspirazioni

Si è tenuta a Giostra, luogo simbolo delle contraddizioni di questa città, la presentazione della associazione Territorio e Partecipazione. Un luogo dove ci sono tante difficoltà ma dove tante persone, operando insieme, riescono a dare tante risposte, malgrado i pochi mezzi a disposizione. Risposte straordinarie che ci insegnano come per contribuire a risolvere i problemi non bisogna piangersi addosso ma, al contrario, darsi da fare e contribuire, ciascuno secondo le proprie possibilità, al bene comune.
Questa iniziativa -come ha detto Franco De Domenico aprendo il confronto- nasce dal bisogno contribuire al dibattito politico nel territorio della Citta Metropolitana di Messina sentito da molti, dal bisogno di dare voce, o meglio diritto di tribuna a chi non ce l’ha. In concreto, ascoltare chi non si sente rappresentato e purtuttavia esprime bisogni cui spesso non vengono date risposte. E sono in tanti oggi a non sentirsi rappresentati, basti pensare al numero crescente, di elezione in elezione, di chi diserta le urne, basi pensare ai giovani costretti a lasciare il territorio o agli anziani, sempre più numerosi, abbandonati al loro destino, ai tanti uomini e donne, giovani e meno giovani in cerca di una occupazione che possa garantire un’esistenza dignitosa.
Insomma, si intende portare avanti un metodo che consiste nell’ascolto preventivo, nel coinvolgimento dei cittadini (tutti non solo gli amici), prima di compiere scelte politiche che poi condizionano il futuro della comunità.
Molti gli interventi, da Andrea Zumbo, consigliere del quinto quartiere, che ha evidenziato le difficoltà di una comunità di frontiera, a Loredana Garufi, che ha raccontato le esperienze associative del terzo quartiere. Da Nino Micali, che ha analizzato la situazione dell’impiantistica sportiva, a Ciccio Natoli, di Brolo, che ha parlato della disastrata situazione degli ospedali di provincia. Da Aurora Restuccia, studentessa della nostra università, che ha rappresentato problemi e speranze dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro, da Mario Biancuzzo, storico consigliere del sesto quartiere, che ha parlato della delusione del mancato rimborso del pedaggio autostradale di Villafranca, a Pippo Natoli, ingegnere, già consigliere provinciale, che ha parlato della durata infinità dei cantieri pubblici, a Giovanni Cama che ha valutato l’opportunità di talune opere pubbliche, spesso concepite solo con la finalità di spendere in tempi brevi, le risorse pubbliche intercettate.
Insomma tanti interventi, tanta voglia di partecipazione e confronto, ma anche tanta voglia di concretezza. Come ha sottolineato Biagio Bonfiglio, consigliere comunale la scorsa legislatura, si vuole dare una impronta di concretezza, costituendo gruppi di lavoro, comunità di idee, che faranno proposte concrete sulle quali ci si vuole confrontare con i decisori per farle diventare realtà.
A conclusione dei lavori Franco De Domenico ha voluto ringraziare Padre Gabriele Cardaciotto direttore dell’oratorio Salesiano, oltre che per l’ospitalità, per la meritoria opera svolta nel quartiere.