Messina, oggi la settima edizione di “Per lo Sviluppo Contro le Mafie” davanti all’albero Falcone

“La legalità per me è rispettare le leggi, essere attivi nella vita sociale e responsabili nei confronti dell’altro. Che le cose siano così, non vuol dire che debbono andare così.”

Con queste parole, con un’incitazione a evitare l’immobilismo, il piccolo Andrea ha aperto oggi, davanti all’albero Falcone posizionato ai piedi della Scalinata Rosa Donato in via XXIV Maggio, la settima edizione di “Per lo Sviluppo Contro le Mafie”, appuntamento che ogni anno il Movimento Cristiano Lavoratori promuove per rinnovare l’impegno dell’organizzazione verso processi di legalità e cittadinanza attiva che partano da una consapevolezza delle nuove generazioni e dalla costruzione di una comunità coesa e orientata allo sviluppo sostenibile.
Si sono ritrovati davanti all’aiuola riqualificata da MCL una rappresentanza delle scuole di Messina, con le delegazioni degli istituti “S.Anna”, “Boer-Verona Trento” e “La Farina – Basile” e hanno raccontato alle autorità presenti cos’è per loro la mafia, come si combatte e addirittura si sono messi nei panni delle vittime di mafia.
I ragazzi hanno ricordato chi ha perso la vita per la mafia: dai giornalisti che sono stati uccisi perché le loro parole erano scomode, ai rappresentanti delle forze dell’odine fino al Giudice Giovanni Falcone che con sua moglie e la loro scorta è stato vittima della Strage di Capaci.
Una grande prova di consapevolezza, dal più piccolo al più grande degli alunni presenti, ma anche l’evidenza che serve – per immaginare la costruzione di una comunità coesa – un lavoro sinergico tra le agenzie educative, le organizzazioni sociali e le Istituzioni, così come è accaduto oggi.
“Educhiamo alla lotta alla mafia i ragazzi di oggi che saranno la classe dirigente di domani, educhiamoli alla legalità nei comportamenti quotidiani e nelle scelte personali” le parole di Fortunato Romano, presidente dell’organizzazione promotrice. Ha voluto essere presente oggi anche il sindaco di Messina Federico Basile che, rivolgendosi ai bambini presenti, ha raccontato come la strage di Capaci abbia segnato chi era giovane in quel momento e quanto sia stata importante per far nascere un’azione sistemica di educazione alla legalità.
Hanno portato la loro esperienza anche il comandante della Stazione Messina Principale luogotenente C.S. Claudio Cruciani Arcieri, il dirigente della Digos di Messina Dott.ssa Vinzy Siracusano e la Vice Dirigente del Commissariato Messina Nord Cettina Pirrotti, e il presidente della IV circoscrizione Matteo Grasso.
Ognuno di loro ha speso una parola per spiegare ai ragazzi quanto sia importante la loro testimonianza e il lavoro che svolgono quotidianamente nelle scuole.
La Dott.ssa Marina Moleti, presidente del Tribunale di Messina, ha ricordato come “contrasto alle mafie sia anche difesa dei diritti, un’azione che deve essere quotidiana e che passa, anche nella nostra Italia, dalla difesa della Carta Costituzionale”.
Una preghiera e un commento di Don Salvatore Nolasco, assistente ecclesiastico provinciale del Mcl, hanno concluso l’iniziativa.
Una festa della legalità, una festa dei diritti, un omaggio alle vittime delle mafie.
L’iniziativa ha aderito nel Cartellone “Capaci di Crescere” promosso da Fondazione Ebbene con il patrocinio della Fondazione Giovanni Falcone che in tutta Italia promuove iniziative che hanno messo a confronto giovani e testimonial di legalità.