Messina, ondata di furti e rapine nella zona Sud: un rinvio a giudizio e rito abbreviato per tre imputati

La serie di furti e rapine, consumate o tentate, ai danni di privati e commercianti della zona sud di Messina tra aprile e ottobre 2024, è stata al centro dell’udienza preliminare presieduta dalla gup Claudia Misale. L’udienza si è conclusa con il rinvio a giudizio di un imputato, mentre per altri tre si procederà con il rito abbreviato.
I quattro imputati, Davide Barbuscia, Gianluca Demarco, Daniele Settimo e Placido Arena, erano chiamati a rispondere di una serie di furti e rapine avvenuti nell’arco di pochi mesi. Daniele Settimo è stato rinviato a giudizio e dovrà affrontare il processo che inizierà il 22 aprile 2025. La sua difesa è affidata all’avvocato Nino Cacia. Per Davide Barbuscia, Gianluca Demarco e Placido Arena, che hanno optato per il rito abbreviato, l’udienza è stata fissata per marzo 2025. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Salvatore Silvestro, Alessandro Trovato e Cinzia Panebianco.
Le indagini della Squadra Mobile hanno ricostruito la dinamica di numerosi colpi messi a segno in città da rapinatori solitari o in coppia. Gli episodi, avvenuti in rapida successione, avevano generato forte preoccupazione tra i residenti. Complessivamente, agli imputati sono contestati nove tra furti e rapine consumate e due tentativi di rapina. Tra gli obiettivi presi di mira vi erano panifici, ristoranti, pizzerie, bar, rivendite di tabacchi e abitazioni private. L’inchiesta ha inoltre evidenziato due tentate rapine ai danni di una gioielleria e di un casellante dell’autostrada, oltre a episodi di ricettazione, poiché alcuni colpi sono stati compiuti utilizzando ciclomotori rubati.
Uno degli episodi più eclatanti si è verificato il 19 luglio 2024 presso la pizzeria “Sale e Pepe”: un rapinatore armato di pistola ha fatto irruzione nel locale, facendosi consegnare duemila euro dalla cassa prima di fuggire a bordo di uno scooter guidato da un complice. Il giorno successivo, un’altra rapina è stata perpetrata ai danni di una rivendita di tabacchi nella zona sud della città. Due uomini, con il volto coperto da caschi e passamontagna, hanno minacciato una dipendente con una pistola, intimandole di consegnare l’incasso. Il bottino ammontava a 1.500 euro.