18 Marzo 2025 - 18:47

Messina, Operazione Provinciale: definitive 17 condanne per mafia

Si è concluso in Cassazione il processo abbreviato relativo all’operazione antimafia “Provinciale”. Diciassette condanne diventano definitive, mentre per altre cinque persone la responsabilità penale è stata confermata, ma sarà necessario ridefinire la pena in un nuovo processo d’appello per alcuni aspetti secondari.

Il processo e le condanne

L’operazione “Provinciale”, avviata nell’aprile del 2021 con 31 arresti, ha messo in luce l’attività criminale della rete capeggiata dal boss Giovanni Lo Duca nel quartiere Provinciale di Messina, nonché le azioni dei gruppi legati a Salvatore Sparacio e Giovanni De Luca. Le indagini hanno evidenziato reati come estorsioni, traffico di droga e spedizioni punitive per il controllo del territorio e delle attività economiche locali.

La sentenza della Cassazione ha confermato le condanne per 17 imputati, stabilendo l’inammissibilità dei ricorsi per altri sei. In particolare, la Corte ha respinto i ricorsi di:

  • Giovanni Lo Duca – 20 anni
  • Giovanni De Luca – 20 anni
  • Tyron De Francesco – 12 anni
  • Maria Puleo – 8 anni
  • Kevin Schepis – 9 anni
  • Giuseppe Surace – 10 anni e 8 mesi
  • Giovanni Tortorella – 13 anni
  • Salvatore Sparacio – 5 anni e 8 mesi
  • Anna Lo Duca – 10 anni e 4 mesi
  • Giuseppe Marra – 12 anni
  • Ernesto Paone – 8 anni e 8 mesi

Per altri sei imputati, la Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi, rendendo definitive anche le loro condanne:

  • Mario Alibrandi – 1 anno, 5 mesi e 10 giorni
  • Letterio Cuscina – 1 anno, 5 mesi e 10 giorni
  • Antonio Soffli – 1 anno e 4 mesi
  • Francesco Puleo – 8 anni e 6 mesi
  • Antonio Scavuzzo – 1 anno, 5 mesi e 10 giorni
  • Carlo Cafarella – 1 anno, 5 mesi e 10 giorni

Nuovo processo d’appello per cinque imputati

La Cassazione ha disposto un nuovo processo per cinque imputati al fine di riesaminare specifiche questioni tecniche relative alla pena:

  • Ugo Ciampi – per il riconoscimento della recidiva
  • Domenico Mazzitello – per la mancata concessione delle attenuanti generiche
  • Domenico Romano – per il riconoscimento della recidiva
  • Emanuele Balsamo – per la determinazione dell’aumento di pena per le aggravanti
  • Rossella De Luca – per la mancata concessione della sospensione condizionale della pena

L’inchiesta

L’operazione “Provinciale” ha svelato l’esistenza di tre gruppi criminali attivi nei quartieri di Provinciale, Maregrosso e Fondo Pugliatti, guidati rispettivamente da Giovanni Lo Duca, Giovanni De Luca e Salvatore Sparacio. Le indagini hanno portato alla luce un’organizzazione dedita a estorsioni, traffico di droga, gestione illegale delle scommesse e violenze per il controllo del territorio.

Dalle intercettazioni è emerso che Lo Duca agiva come punto di riferimento per dirimere controversie, anche personali. Un esempio emblematico riguarda una donna che si rivolse a lui per far rilasciare il figlio minorenne, sequestrato da un pregiudicato per alcune offese pubblicate su Facebook.

Gli avvocati difensori

Nel lungo iter processuale, gli imputati sono stati assistiti dagli avvocati Salvatore Silvestro, Alessandro Trovato, Cinzia Panebianco, Antonello Scordo, Giuseppe Bonavita, Alessandro Billè, Nino Favazzo, Tancredi Traci, Andrea Florio e Tommaso Autru Ryolo.