Messina, prosegue a “gonfie vele” il servizio dello Sportello d’ascolto presso l’E.S.F.O (Ente superiore di Formazione e Orientamento)

Se le relazioni sono il luogo in cui lo sviluppo prende vie sbagliate, allora le relazioni sono anche il luogo in cui facilmente lo sviluppo può essere corretto”

(David Howe, 2005, p. 278)

Presso l’’E.S.F.O (Ente superiore di Formazione e Orientamento) scuola dei mestieri capace di offrire ai giovani tra i 13 e i 17 anni la possibilità di acquisire anche capacità tecnico professionali propedeutiche all’inserimento nel mondo del lavoro, prosegue a “gonfie vele” il servizio dello Sportello d’ascolto inaugurato in occasione della giornata internazionale contro la violenza di genere.

L’iniziativa nasce dall’idea di voler concretamente dare una “porta aperta” e uno “spazio dedicato” ai nostri ragazzi che si trovano ad affrontare l’età adolescenziale in questo momento storico particolare. Momenti di difficoltà, di confusione, di fragilità o di dubbio riguardo allo studio, agli amici, alla famiglia, all’amore, al mondo della rete e di internet e a tutte quelle tematiche tipicamente adolescenziali.

In ottica di promozione del benessere, la nostra scuola ha avuto la fortuna di attivare tale servizio grazie, soprattutto, alla collaborazione volontaria della dott.ssa Moira Casella psicologa e referente regionale dell’Associazione “Multiverso”.

Lo sportello ha come unico obiettivo quello di migliorare la qualità della vita degli studenti, favorendo benessere nella scuola e promuovendo le capacità relazionali. É un’occasione per i ragazzi di poter avere uno spazio e un tempo speciale per loro, dove vengono accolti e ascoltati, andando anche oltre le apparenze.

Il colloquio è protetto dal segreto professionale e viene condotto in uno spazio sicuro, accogliente creato appositamente dagli stessi ragazzi per farli sentire a casa, protetti da un ambiente il più possibile familiare.

Oggi si pensa all’adolescenza come una fase da “temere”: i ragazzi disturbano, si nascondono, portano paura e devastazione; tuttavia sotto quell’aria minacciosa strafottente spesso di sfida, si nasconde spesso un dolore profondo, una ferita emotiva che ha bisogno di essere capita, portata alla luce e se possibile curata.

Proprio la scuola, se aperta al dialogo e al confronto, può rappresentare un ambiente privilegiato, sia per l’individuazione di situazioni di “crisi”, sia per la loro risoluzione. Lo sportello, inserito in questo contesto, rappresenta un’importante occasione per i ragazzi di potersi relazionare con un adulto, uno Psicologo, capace di ascoltarli e comprendere i loro bisogni ed esigenze, senza mettere in campo il giudizio.

Tutto parte dall’ ascolto attivo, la comprensione, l’empatia e l’accettazione dell’altro. In questo modo è possibile rendere ogni studente protagonista del suo percorso di crescita, stimolandolo attivamente, in modo da poter “imparare a imparare” e facilitandolo nell’acquisizione della sua autonomia e della sua indipendenza.

Un “contenitore” dove gli studenti possono “mettere” quelle emozioni, ansie e paure, che

influenzano negativamente la loro quotidianità, e in cui poterle “trasformare” in risorse positive da utilizzare in maniera funzionale a scuola, ma anche fuori.

Oggi tutto accade in fretta, a volte troppo, gli adolescenti hanno allora bisogno di uno “specchio” in cui potersi riflettere; tale specchio è lo sguardo degli adulti e dei coetanei, attraverso cui possono intercettare chi sono e cosa stanno diventando.

L’adulto può diventare uno specchio capace di rimandare all’adolescente chi è e come sta crescendo, lo aiuta a fermarsi a riflettere su di sé. Importante è accogliere la persona, il suo contesto, sospendendo il giudizio, affinché possa sentirsi veramente accettata e accolta, al fine di costruire una buona alleanza terapeutica e una buona relazione, all’interno della quale possono avvenire i veri cambiamenti.

La nostra scuola ha solo 1 obiettivo, quello di far sentire i suoi alunni parti integranti di una famiglia, non numeri ma individui ricchi di potenzialità capaci di affrontare il mondo. La scuola non come luogo dove riempire i ragazzi di nozioni come fossero vuoti contenitori bensì la scuola come trampolino di lancio verso il futuro attraverso anche un servizio di promozione della salute, intesa come benessere fisico, psichico e socio-relazionale. Una scuola arricchita di obiettivi obbiettivi come:

  • incrementare l’autostima e il senso di efficacia personale;
  • stimolare e favorire le abilità pro-sociali;
  • aumentare l’autonomia personale e il senso di responsabilità delle proprie scelte;
  • aumentare le capacità relazionali e affettive che favoriscono una buona costruzione dell’identità;
  • fornire agli studenti uno spazio per riflettere e cercare alternative, attivare risorse, utilizzare strumenti validi per la soluzione di problemi e per prevenire e gestire eventuali difficoltà scolastiche;
  • fornire una rete informativa e di sostegno sulle difficoltà comportamentali e di apprendimento degli alunni;
  • individuare le strategie di intervento più adeguate alla gestione del singolo e del gruppo classe.

A distanza di tre mesi dall’avvio del progetto, siamo felici e orgogliosi di condividerne con voi i risultati ottenuti (su nove incontri effettuati si sono già registrati 15 accessi e svariate richieste di “aiuto” già calendarizzate) testimonianza concreta del bisogno palese dei giovani di trovare braccia aperte pronte ad accoglierli e non diti puntati pronti a giudicarli.