Messina, protesta dei tirocinanti al Palazzo Zanca: la Nidil-Cgil chiede stabilità occupazionale
Questa mattina, davanti a Palazzo Zanca, si è tenuto un presidio organizzato dalla Nidil-Cgil per portare alla ribalta la situazione dei tirocinanti in servizio presso le società partecipate del Comune di Messina. Circa 600 tirocinanti sono attualmente impiegati in queste aziende, ma senza alcuna garanzia di stabilità lavorativa.
Ivan Calì, rappresentante della Nidil-Cgil, spiega le preoccupazioni principali del sindacato. “Questi tirocinanti sono dislocati in tutte le partecipate comunali e, piuttosto che avviarsi verso una stabilizzazione e ottenere un impiego stabile e sicuro, si vedono continuamente prorogati i tirocini, senza alcuna prospettiva occupazionale,” spiega Calì. Il sindacato denuncia come, invece di aprire dei concorsi pubblici che riconoscano i titoli di servizio acquisiti, il Comune preferisca mantenere una situazione precaria.
Tra le proposte alternative avanzate dalle istituzioni, il progetto “Fertility” e le strategie di “capacitazione” richiedono che i tirocinanti, anziché ottenere un posto fisso, debbano assumersi il rischio d’impresa e organizzarsi in cooperative per poter lavorare. Calì critica queste politiche di deregolamentazione: “Invece di rafforzare il settore pubblico, si mette tutto il peso sulle spalle dei lavoratori, obbligandoli a crearsi da soli un lavoro.”
La Nidil-Cgil chiede un intervento concreto da parte delle istituzioni: “È necessario fare una pianificazione industriale seria, pianificare per ridurre la disoccupazione dilagante in città,” conclude Cali, invocando una strategia che promuova l’occupazione stabile e rafforzi il settore pubblico, dando risposte certe ai lavoratori.
Dopo la protesta, il sindaco Basile ha accettato di incontrare i rappresentanti dei tirocinanti, promettendo che “Entro la fine del mese saranno riconvocati per discutere possibili soluzioni alternative.”