Messina, raccolta differenziata in città: ecco le proposte del Partito Democratico e di LiberaMe

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È stato presentato stamattina alla stampa il documento redatto dai Circoli cittadini, dai Consiglieri circoscrizionali, dai Consiglieri comunali di Pd e Libera Me sul servizio della raccolta differenziata evidenziando i limiti e proponendo correzioni che migliorerebbero le attuali condizioni che stanno creando evidenti problemi alla cittadinanza. Sono intervenuti: i rappresentanti dei circoli Armando Hyerace, Gianco Martino, Nino Labate; i capogruppo Gaetano Gennaro e Biagio Bonfiglio. All’incontro con la stampa ha partecipato anche il segretario provinciale Nino Bartolotta che ha sottolineato che “il Pd dimostra ancora una volta di essere forza di opposizione critica ma costruttiva che non si limita a denunciare ma punta a proporre soluzioni e proposte migliorative per lo sviluppo del territorio; quella di oggi è la prima di una serie di iniziative che vedrà il Partito impegnato ad affrontare le problematiche fino ad oggi irrisolte”

Di seguito una sintesi del documento presentato:
“L’avvio del servizio di raccolta porta a porta in centro città sta evidenziando alcuni lapalissiani limiti, soprattutto nei condomini che non hanno spazi esterni adeguati per ospitare i contenitori dei rifiuti e che di fatto costituiscono la gran parte del tessuto urbano cittadino: 380 condomini hanno già dichiarato l’inesistenza/insufficienza di spazi da destinarsi al servizio, per un totale (in difetto) di circa 4.500 nuclei familiari.
Nonostante la piena conoscenza del superiore ed allarmante dato, con l’ordinanza sindacale del dicembre scorso, l’Amministrazione ha stabilito che il conferimento dei rifiuti da parte dei privati, che non dispongono di spazi condominiali idonei, avvenga attraverso il posizionamento del carrellato dell’umido e l’accatastamento dei sacchetti contenenti la frazione secca (carta, plastica, metallo, vetro e indifferenziato), accanto al portone d’ingresso.
Ciò sta determinando, com’era intuibile, notevoli problemi di carattere igienico/sanitario oltre che di decoro urbano, nonché un aumento di costi a carico dell’utenza (che già paga una delle TARI più alte d’Italia), costretta, in virtù di tale modalità, a rivolgersi ad una ditta privata per il conferimento del rifiuto all’esterno e il rientro del carrellato dentro lo spazio condominiale.
Senza trascurare il danno che ne deriva per le attività commerciali, soprattutto per i bar, i pub e i ristoranti. Si immagini, ad esempio, di prendere un aperitivo in uno dei tanti bar di via Tommaso Cannizzaro o di altre vie del centro città: verso le 20:00/20:30 ci si ritroverà in compagnia dei rifiuti dell’umido o dell’indifferenziato dei condomini del relativo isolato; è una situazione chiaramente insostenibile.
Peraltro, per poter provvedere alla raccolta dei rifiuti nel centro urbano in tempi rapidi (ed evitare l’accatastamento di montagne di rifiuti sui marciapiedi), occorrerebbe un numero di mezzi e operatori di gran lunga superiore a quelli attualmente in forza a Messinaservizi con un vertiginoso aumento dei costi (e, conseguentemente, della T.A.R.I.) ed un probabile, e già in atto esistente, sacrificio di altri servizi che lo stesso personale dovrebbe rendere, come la spazzatura di marciapiedi e strade cittadine che da mesi è stato notevolmente ridotto.
La predetta ordinanza, inoltre, non consente ai condomini, a differenza dell’art. 22 del Regolamento comunale, di ubicare all’esterno in area di pertinenza condominiale i relativi contenitori dell’umido, attraverso la copertura e la protezione a proprie cure e spese dei condomini (box in struttura metallica o altre soluzioni tecniche da concordare con il Gestore).
Inoltre, delle mini isole ecologiche previste dal Regolamento comunale (art. 22) – proprio su proposta del consigliere Bonfiglio – non v’è traccia; eppure, c’era tutto il tempo per programmarne la realizzazione prima di partire con la raccolta in centro città. Invece, ancora una volta, abbiamo dovuto subire i danni di una evidente disorganizzazione pur nella piena e cosciente consapevolezza dei limiti esistenti.
L’Amministrazione, quindi, non ha voluto tener conto dei motivati timori esternati, per tempo, da più parti sull’avvio del sistema di raccolta differenziata così come strutturato ed ha vanificato alcuni correttivi inseriti nel regolamento comunale.
In questi mesi ha evitato il confronto e maldestramente accampato scuse di incapacità relazionali degli uffici, dimenticandosi che il proprio ruolo è anche quello di risolvere questi problemi, non limitarsi a prenderne atto (si veda, ad esempio, sulle mini isole ecologiche il resoconto del secondo anno di mandato pagg. 223-224).
Con l’ordinanza sindacale, quindi, il Sindaco De Luca cerca di mascherare le proprie inefficienze e, piuttosto che adoperarsi per risolvere i problemi di cui risulta essere perfettamente consapevole e responsabile, crea nuovi disagi alla cittadinanza pur di apparire efficiente agli occhi dell’opinione pubblica.
Messina rischia – citando un’espressione dell’Assessore Musolino (utilizzata, limitatamente alle avverse condizioni meteo, nella seduta approvazione regolamento delibera n° 95-2019) – di diventare un “porcile”, immagine di cui vogliamo respingere anche solo il pensiero. Il servizio, quindi, così com’è, rischia di implodere e ciò a discapito dei cittadini e degli imprenditori, che pur stanno dimostrando grande senso civico.
Sono necessarie, pertanto, urgenti misure correttive ed anche innovative da adottare nel breve e nel lungo periodo, tali da escludere ogni ipotesi di danno ambientale correlato alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti, ed assicurarne una gestione urbana secondo i principi di efficienza, efficacia ed economicità.
Di seguito le nostre proposte, frutto di un confronto dei circoli e dei consiglieri circoscrizionali col territorio e che saranno oggetto dell’azione politica dei nostri rappresentanti in consiglio comunale:
A) revoca immediata dell’ordinanza sindacale, al fine di disporre modalità di espletamento del servizio più conformi al regolamento comunale ad al rispetto del decoro urbano e dell’ambiente;
B) ripensamento complessivo del servizio di raccolta differenziata: non più “porta a porta” esteso uniformemente a tutta la città, ma soluzioni diverse per realtà differenti. Quindi:
B.1. porta a porta solo per i villaggi cittadini o al più anche per piccoli edifici con non più di 3 unità familiari, utenze commerciali e condomini che hanno adeguati spazi esterni, agevolmente accessibili al personale di Messinaservizi;
B.2. nelle aree fortemente urbanizzate, ove vi sono edifici che non hanno adeguati spazi esterni, sarà necessario individuare mini isole ecologiche delle dimensioni di un posto auto e a servizio di un isolato così come previsto nell’art. 22 del Regolamento comunale, oppure collocazione di cassoni filostrada differenziati (come già peraltro proposto per alcune zone della città), in attesa di adottare soluzioni più innovative come quelle dei nuovi cassonetti intelligenti.
C) Nelle more di una rivisitazione del servizio, proponiamo:
i) sgravio sulla Tariffa TARI per quelle utenze che si affidano a ditte private per l’esposizione dei rifiuti;
ii) sistema di tracciabilità personale del rifiuto, in modo tale da eliminare la responsabilità solidale;
iii) concessione di suolo pubblico gratuita per quei condomini che non hanno spazi comuni esterni per la collocazione del carrellato, adeguatamente protetto anche da strutture leggere;
iv) realizzazione di mini isole ecologiche o di limitati spazi collettivi a servizio anche di più condomini.”