18 Marzo 2025 - 18:06

Messina: respinto anche l’ultimo ricorso contro l’isola pedonale di viale San Martino

L’ultimo ostacolo giuridico all’isola pedonale di viale San Martino è caduto. Per la terza volta, il Tar ha respinto un ricorso contro la decisione del Comune di Messina di interdire il traffico veicolare in una delle principali strade del centro. In particolare, l’ultimo ricorso era stato presentato dalla società San Martino srl, proprietaria di un’attività commerciale, contro il provvedimento con cui la giunta Basile, lo scorso settembre, ha reso permanente l’isola pedonale.

Le motivazioni del Tar

Due sono i punti chiave della sentenza del Tar. Il primo riguarda la presunta correlazione tra la chiusura della strada al traffico e la riduzione del fatturato degli esercizi commerciali. Secondo i giudici, tale affermazione è “apodittica”, ovvero priva di una dimostrazione oggettiva. Le chiusure di alcune attività commerciali, infatti, sarebbero riconducibili a molteplici fattori specifici e non esclusivamente alla pedonalizzazione della strada.

Inoltre, il Tar ha sottolineato che l’accessibilità alle attività commerciali della zona non è stata compromessa dalla chiusura al traffico. Già dal 2014, infatti, nel tratto interessato erano stati eliminati i parcheggi e vietata la sosta. Di conseguenza, anche se l’isola pedonale venisse rimossa, i veicoli potrebbero comunque solo transitare, senza la possibilità di fermarsi. Questo rende infondata l’idea che il ritorno delle auto possa incrementare le vendite, dal momento che il semplice transito non incide in modo significativo sull’affluenza ai negozi.

Il bilanciamento degli interessi

Il secondo punto chiave della sentenza riguarda il bilanciamento tra la libertà di iniziativa economica e gli interessi pubblici. Il Tar ha ribadito che, sebbene le esigenze degli imprenditori meritino attenzione, devono essere confrontate con valori di interesse collettivo di rango superiore. Il riferimento è all’articolo 7, comma 9 del Codice della Strada, che giustifica l’istituzione di aree pedonali per la tutela della salute e dell’ambiente.

In sintesi, il Tribunale ha confermato che la decisione del Comune è legittima e motivata dalla necessità di proteggere la qualità della vita urbana, dando priorità agli interessi pubblici rispetto alle richieste dei commercianti contrari alla pedonalizzazione.