14 Febbraio 2025 - 05:30

Messina ridisegna il suo waterfront: firmato il protocollo d’intesa per la trasformazione delle aree ferroviarie dismesse [FOTO]

Un passo significativo verso la riqualificazione urbana di Messina è stato compiuto oggi con la firma del protocollo d’intesa per la trasformazione delle aree ferroviarie dismesse. L’accordo, siglato nella sala Mazzoni della Stazione Centrale, coinvolge cinque enti e mira a ridisegnare il waterfront cittadino, rendendolo finalmente fruibile ai messinesi dopo anni di degrado e inaccessibilità.

Le aree coinvolte e il significato dell’accordo

Tra le zone interessate spiccano i 55.000 metri quadrati dell’ex Officina Grandi Riparazioni a Gazzi, una vasta area di proprietà delle Ferrovie dello Stato situata a pochi passi dal mare. Ma il progetto non si limita a questa singola porzione: il protocollo, composto da 19 pagine, prevede la rigenerazione di ampie zone ferroviarie dismesse tra il centro e la periferia sud della città. Il risultato sarà un’importante trasformazione del waterfront, oggi separato dalla città da infrastrutture ormai inutilizzate.

Alla cerimonia di firma erano presenti il sottosegretario di Stato al Coordinamento della politica economica e di programmazione degli investimenti pubblici Alessandro Morelli, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il presidente di Rfi Dario Lo Bosco, il sindaco di Messina Federico Basile e l’amministratore delegato della Stretto di Messina Pietro Ciucci. In collegamento video ha partecipato anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Il protocollo si inserisce in un contesto più ampio che include la riqualificazione delle aree ferroviarie e lo sviluppo delle infrastrutture in funzione del progetto del Ponte sullo Stretto.

I precedenti accordi e il percorso verso la riqualificazione

Il protocollo firmato oggi rappresenta l’ultimo di una serie di accordi stipulati negli anni per la rigenerazione urbana di Messina. Il primo risale al 30 giugno 2004, con il Programma Innovativo in Ambito Urbano (Piau), firmato tra Comune, Autorità Portuale, Gruppo FS e Ministero delle Infrastrutture. Tale accordo prevedeva interventi congiunti per la riqualificazione di aree ferroviarie e portuali. Successivamente, il 19 gennaio 2009, un secondo protocollo tra gli stessi attori disciplinava la collaborazione per la creazione di nodi intermodali ferro-acqua-gomma, con l’obiettivo di integrare il sistema di trasporto cittadino e migliorare il collegamento con il waterfront.

Un nuovo protocollo venne siglato nel 2018 tra Comune e Rfi, focalizzandosi sul potenziamento del nodo di interscambio modale della Stazione Centrale, con l’obiettivo di migliorare l’integrazione tra porto, stazione ferroviaria e trasporto pubblico. Infine, il 28 novembre 2023, la Regione e FS Sistemi Urbani firmarono un accordo per favorire la trasformazione urbanistica e la rigenerazione delle aree ferroviarie dismesse o in via di dismissione in Sicilia.

I punti chiave del nuovo protocollo

L’accordo odierno è stato firmato da cinque soggetti: il Comune di Messina, la Regione Siciliana, la Stretto di Messina Spa, Rfi e Fs Sistemi Urbani Spa. Le premesse dell’intesa sono chiare:

  1. Valorizzazione delle aree ferroviarie dismesse – Le società del Gruppo FS possiedono vaste aree non più funzionali all’esercizio ferroviario, che possono diventare strategiche per la rigenerazione urbana.
  2. Sviluppo della Ciclovia dei 2 Mari – L’ex linea ferroviaria Messina-Terme Vigliatore verrà trasformata in un percorso ciclopedonale che attraversa i monti Peloritani, favorendo il turismo sostenibile.
  3. Rigenerazione urbana in ottica Ponte sullo Stretto – Con il riavvio dell’iter per la costruzione del Ponte, il protocollo prevede interventi per migliorare la connessione tra le aree dismesse e il futuro nodo ferroviario di Messina.
  4. Sviluppo di centri di mobilità intermodale – Il Comune intende rigenerare gli spazi adiacenti ai principali nodi di trasporto per accedere ai fondi statali ed europei destinati alla mobilità sostenibile.

Le aree oggetto di riqualificazione, indicate nella mappa allegata al protocollo, includono quattro asset strategici:

  • La zona tra la stazione marittima e la stazione centrale;
  • L’area Rfi di Gazzi;
  • L’ex Officina Grandi Riparazioni di Trenitalia;
  • La stazione di Contesse, considerata chiave nell’ambito del progetto Ponte.

Obiettivi e attuazione del protocollo

L’obiettivo primario del protocollo è attivare un processo di rigenerazione urbana coordinato, migliorando l’integrazione modale tra trasporti pubblici e privati, ricucendo il tessuto urbano con il waterfront e potenziando l’attrattività e la sostenibilità sociale dell’area dello Stretto.

Le iniziative previste comprendono interventi di efficientamento dei sistemi di trasporto ferroviario e stradale, trasformazione urbanistica e riqualificazione delle aree, inserendo nuove funzioni pubbliche e private. Il tutto sarà sviluppato in coerenza con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) del Comune di Messina.

Chi farà cosa: il coordinamento e i ruoli

Per garantire l’efficacia del piano, il protocollo prevede l’istituzione di una cabina di regia composta da rappresentanti delle istituzioni firmatarie:

  • Comune di Messina: il vicesindaco Salvatore Mondello;
  • Regione Siciliana: il dirigente generale Infrastrutture e Mobilità Salvatore Lizzio;
  • Stretto di Messina: l’ing. Valerio Mele;
  • Rfi: l’ing. Christian Colaneri e l’avv. Irene Gionfriddo;
  • Fs Sistemi Urbani: l’ing. Giuseppe Savoia.

A supporto della cabina di regia, sarà istituito un tavolo tecnico con il compito di definire il programma degli interventi e individuare le modalità di finanziamento pubblico o di partenariato pubblico-privato.

Nello specifico:

  • Il Comune di Messina dovrà velocizzare i tempi di approvazione degli atti urbanistici necessari;
  • Stretto di Messina dovrà promuovere la creazione di nuovi spazi pubblici, come giardini e aree sportive, migliorando la qualità della vita nei quartieri coinvolti;
  • Rfi avrà il compito di individuare le infrastrutture ferroviarie non più funzionali e valutare le sinergie con le nuove opere di viabilità;
  • Fs Sistemi Urbani coordinerà la proposta progettuale per la valorizzazione delle aree dismesse.

La firma di questo protocollo segna un passo fondamentale per il futuro urbanistico di Messina, ponendo le basi per una trasformazione del waterfront che potrebbe restituire ai cittadini spazi finora preclusi. Con la collaborazione di enti locali e nazionali, la città si avvia verso una rigenerazione urbana strategica, in linea con le esigenze di mobilità, sostenibilità e sviluppo territoriale.