Messina, rifiuti: Cannistrà e Fusco interrogano il sindaco De Luca sulle operazioni di trasbordo

Sotto la lente dei consiglieri il passaggio della spazzatura da un mezzo all’altro nelle strade: «La fuoriuscita di percolato è un pericolo per la salute pubblica»

Le operazioni di trasbordo rifiuti fra due diversi mezzi di raccolta, che avvengono ripetutamente in alcune zone della città, possono mettere a repentaglio la salute pubblica, considerata la fuoriuscita di percolato sulle strade.
È il contenuto di un’interrogazione urgente presentata al sindaco Cateno De Luca dai consiglieri comunali del M5s Cristina Cannistrà e Giuseppe Fusco, che allegano al documento una documentazione fotografica che testimonia il passaggio della spazzatura raccolta per le strade della città da un veicolo all’altro in aree pubbliche.

«Sono numerose – spiegano i consiglieri – le segnalazioni che ci sono pervenute dai cittadini, preoccupati per il possibile danno ambientale derivato dalle operazioni di trasbordo, ammesso dalle normative solo ed esclusivamente “per concrete esigenze operative o imprevisti tecnici”. Il trasbordo fra un veicolo e l’altro – proseguono – avviene in maniera continuativa, come dimostrano le foto scattate a San Licandro e Torre Faro, e produce la fuoriuscita di liquido altamente inquinante nelle vie cittadine interessate»

Cinque i quesiti posti dagli esponenti del M5s, che chiedono all’Amministrazione un riscontro urgente alla luce delle eventuali ripercussioni dell’attività in questione sull’ambiente e sull’incolumità dei cittadini.

a) Quali sono le ragioni per le quali si è effettuato il trasbordo in un altro veicolo;
b) Se le predette operazioni vengono effettuate, nelle vie della città, anche per il trasbordo parziale;
c) Se si è proceduto a redigere il formulario o ad annotare tali operazioni nei documenti che accompagnano il trasporto;
d) Quali interventi immediati sono stati messi in atto per evitare qualsiasi danno ambientale con la fuoriuscita del percolato;
e) Quali sono i motivi per cui ad oggi non si è provveduto a risolvere gli imprevisti tecnici o le esigenze operative che giustificano la continuità dell’attività in oggetto.