Messina, rissa notturna in via I Settembre: due giovani denunciati e indagini in corso
Un altro episodio di violenza giovanile ha scosso il centro di Messina, coinvolgendo questa volta due giovani stranieri e un terzo soggetto ancora sotto accertamento. La lite, avvenuta nella notte tra venerdì e sabato in un locale di via I Settembre, è stata ripresa da alcuni testimoni e rapidamente diffusa sui social, diventando virale.
I fatti
Secondo le prime ricostruzioni, l’episodio si è verificato poco dopo l’una di notte lungo il tratto pedonale di via I Settembre, una zona centrale e frequentata, soprattutto nei weekend. Durante la lite, tra i tavoli e le sedie del locale, sono stati danneggiati diversi arredi. Nel video circolato online si vede un giovane brandire una sedia e colpire un altro ragazzo, mentre altri si allontanano spaventati.
Una pattuglia della Polizia di Stato è intervenuta tempestivamente, trovando sul posto tre persone coinvolte. Due di loro presentavano escoriazioni, e uno è stato medicato in ospedale. Al termine delle indagini preliminari, due maggiorenni sono stati denunciati per rissa, mentre la posizione del terzo individuo è ancora al vaglio degli inquirenti.
Reazioni e preoccupazioni
L’episodio ha suscitato paura tra i passanti e danni significativi al locale, estraneo alla vicenda. Come spesso accade, la diffusione del video ha contribuito alla rapida spettacolarizzazione dell’accaduto, generando indignazione e timori per possibili effetti emulativi. Tuttavia, il materiale acquisito sarà utile agli investigatori per ricostruire l’intero quadro e individuare ulteriori responsabilità.
Fenomeno in crescita
Negli ultimi mesi, Messina, come altre città italiane, è stata teatro di risse e atti di violenza tra giovani, spesso per motivi futili. La diffusione di questi episodi sui social alimenta un fenomeno preoccupante, che non solo espone al rischio di emulazione, ma mette in luce un crescente disagio sociale.
Le autorità, oltre a perseguire i reati di violenza e danneggiamento, possono adottare strumenti di prevenzione come l’avviso orale del Questore o il “Daspo Willy”, che vieta l’accesso a locali pubblici o zone sensibili a individui considerati pericolosi.
L’intervento immediato della Polizia e l’acquisizione di prove digitali dimostrano l’impegno per contrastare simili episodi, ma resta fondamentale sensibilizzare i giovani e promuovere la cultura del rispetto per prevenire ulteriori atti di violenza.