Messina, ritardi nell’esecutività delle ordinanze viabili, Gioveni: ecco i motivi dei disservizi!

Il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, denuncia i continui disservizi legati ai ritardi nel dare esecuzione alle varie ordinanze viabili con la collocazione della relativa segnaletica.

La mancata riapertura ieri del viale San Martino – evidenzia Gioveni – è solo un esempio, ma vi sono tanti altri casi di palese disservizio che peraltro mi hanno riguardato direttamente, con motivi dovuti ad una diversa distribuzione delle competenze che però, nella fattispecie, si stanno rivelando deleterie.

Il 19 aprile scorso, per esempio – spiega il consigliere – avevo richiesto al servizio mobilità urbana (in accordo anche con la terza Municipalità) una inversione del senso di marcia in via Palmara nel tratto compreso fra vico Baglio e via Salandra a seguito dei lavori del parcheggio Palmara, al fine di dare una valvola di sfogo alle autovetture che devono recarsi in direzione via Piemonte che ancora oggi si imbottigliano al semaforo ubicato in vico Baglio all’incrocio con via Catania, costrette poi a fare un lungo giro.

Ebbene, già il giorno dopo i tecnici del Dipartimento, ritenendo valida la proposta, emettono l’ordinanza n. 475 del 20 aprile 2023 autorizzando l’inversione del senso di marcia.

Tutto fatto allora??? Macché! Sono trascorsi ad oggi 20 giorni e il cartello di divieto d’accesso in via Palmara da vico Baglio è ancora lì in bella mostra, con le auto che non possono usufruire dello sbocco nonostante l’emissione dell’ordinanza!

Il perché (e ripeto, non è l’unico caso di questi incresciosi ritardi, si pensi anche alla sosta autorizzata già da novembre in via Adolfo Celi con i cartelli di divieto di sosta ancora oggi presenti!) – prosegue Gioveni – è dovuto al fatto che mentre prima questo servizio veniva espletato solo dal Dipartimento mobilità urbana che una volta emesse le ordinanze incaricava le ditte per la relativa esecuzione, da circa due anni a questa parte invece, le ordinanze vengono trasmesse al servizio manutenzione che però ha una sola ditta per tutta la città, con l’aggravante che l’addetto al protocollo, a quanto pare perché non in servizio full time, trasmette le ordinanze periodicamente e tutte insieme, con un carico di lavoro non indifferente per il tecnico ricevente!

Tutto questo, oltre che essere paradossale – insiste l’esponente di FdI – risulta anche inaccettabile anche per un altro motivo che ho evidenziato recentemente in Commissione Urbanistica: l’Amministrazione consente di svolgere un servizio con due uffici quando poteva essere svolto da uno solo generando non solo dei ritardi ma anche la sottrazione di una risorsa, quando invece, per esempio, l’ufficio condono del Dipartimento edilizia privata, per bocca del suo Dirigente, necessiterebbe di qualche risorsa umana in più per il troppo carico di lavoro da smaltire.

Mi auguro quindi – conclude Gioveni – che nelle more delle future assunzioni concorsuali, sindaco, direttore generale e segretario generale prendano atto di queste storture e redistribuiscano al meglio e con più logica personale e servizi da garantire.