Messina, sacerdote arrestato per presunta violenza sessuale si dichiara innocente
Il sacerdote di 49 anni, arrestato con l’accusa di violenza sessuale presso la casa d’accoglienza Cristo Re di Messina, si è difeso durante l’interrogatorio di garanzia. Il religioso, appartenente alla Congregazione dei Rogazionisti, ha dichiarato la propria innocenza, respingendo ogni accusa.
L’interrogatorio, durato meno di un’ora, si è svolto a Napoli, dove il sacerdote si trova agli arresti domiciliari. Il giudice per le indagini preliminari invierà il verbale alla collega di Messina, Monia De Francesco, che ha autorizzato l’arresto e che ora dovrà esaminare le dichiarazioni del sacerdote.
I legali del sacerdote, Lucio Cricrì ed Elena Florio, non hanno presentato alcuna memoria aggiuntiva né richiesto la sua liberazione, ma hanno sottolineato la delicatezza del caso. “È una vicenda complessa, che richiede approfondimenti. Abbiamo piena fiducia nella magistratura e lasciamo che faccia il suo lavoro”, ha dichiarato l’avvocato Cricrì.
L’accusa contro il sacerdote è stata mossa da una giovane tunisina, che nel 2022 ha trascorso alcuni giorni nella casa d’accoglienza dei Rogazionisti. La donna ha raccontato di aver subito una violenza sessuale una sera, e successivamente ha confidato l’accaduto a un amico. La denuncia è emersa diversi mesi dopo, mentre la vittima si trovava a Catania, e da lì è stata trasmessa alla polizia di Messina, che sta indagando sul caso insieme ai pubblici ministeri Marco Colamonici e Stefania La Rosa.