17 Marzo 2025 - 23:14

Messina, scoperti ammanchi all’Atm: indagini in corso e provvedimenti presi

Un’analisi interna all’Atm di Messina ha portato alla scoperta di un ammanco di 3.099 euro tra luglio e settembre 2024, relativo al sistema di emettitrici meccaniche presenti sui tram. A seguito della vicenda, un dipendente è stato sospeso per dieci giorni senza retribuzione, avendo ammesso per iscritto di aver agito da solo e restituendo l’intera somma. L’azienda ha affidato la questione a un legale e sta predisponendo una denuncia da presentare in Procura.

L’indagine e la scoperta di un ammanco pregresso

Durante l’indagine interna, è emerso un ulteriore ammanco di circa 10.000 euro risalente al periodo 2022-2023. La presidente dell’Atm, Carla Grillo, e il direttore generale, Armando Bressan, hanno illustrato il caso in conferenza stampa, spiegando il possibile modus operandi del dipendente coinvolto.

All’epoca, i tram erano dotati di emettitrici meccaniche, che funzionavano con monete e potevano essere aperte solo con la presenza di due persone: una con la chiave magnetica (tra le tre disponibili in Atm) e l’altra con la chiave fisica. Ogni apertura generava uno scontrino con l’importo esatto delle monete contenute, successivamente depositato in una cassaforte della sala operativa. L’operatore dell’area commerciale verificava poi la corrispondenza del contenuto con lo scontrino e predispondeva il versamento bancario.

Le azioni intraprese

Secondo Grillo, “ipotizziamo che la persona abbia occultato parte dell’incasso”. Il primo campanello d’allarme è suonato tra il 6 e il 14 novembre, quando sono stati richiesti chiarimenti sull’ammanco. Il dipendente è stato collocato in ferie forzate dal 18 novembre al 2 dicembre e, al rientro, trasferito a un altro ufficio. Nel frattempo, il 28 novembre l’azienda ha richiesto alla banca copia delle ricevute di pagamento dal 1° gennaio 2023, documentazione ricevuta il 23 gennaio. Durante le verifiche, il 20 dicembre il dipendente ha ammesso per iscritto di essere stato l’unico coinvolto e ha espresso rammarico, restituendo i 3.099,60 euro sottratti. A seguito di questo, è stato sospeso dal lavoro e dalla retribuzione per dieci giorni.

L’ampliamento dell’indagine

La vicenda ha portato a un’ulteriore indagine interna, che ha rivelato un ammanco pregresso di circa 10.000 euro tra il 2022 e il 2023. “Abbiamo affidato la questione a un legale e, qualora emergano gli estremi, procederemo per vie legali”, ha concluso Grillo.