Messina, Sicilia Futura favorevole alla nascita del nuovo Comune “Montemare”

Istituzione del Comune MonteMare a Messina! …e perché no? A parlare il segretario regionale di Sicilia Futura Beppe Picciolo che prosegue;

“Perché non ascoltare la volontà della popolazione del territorio per comprenderne a fondo le motivazioni.

Perché non creare una Amministrazione autonoma di una porzione periferica di Messina che non ha mai avuto (visto il fallimento della legge sul decentramento) una propria autonomia gestionale sui temi scottanti di quell’area geografica.

Sì certo i costi di gestione… si certo la capacità organizzativa e di spesa…

Tutti temi “cari” ai Comuni sotto i 10.000 abitanti.
Ma è pur vero che questi villaggi che si vorrebbero autodeterminare sono da sempre orgogliosi delle loro tradizioni e cultura.

Forse non si sono mai davvero sentiti parte integrante di una grande Città, preferendo mantenere la origine di borghi a se stanti.
E le varie Amministrazioni, via via succedutesi, non hanno mai creato le condizioni per una vera integrazione socio economica culturale.

“Realizzare oggi un sogno di autonomia gestionale e culturale, se la maggioranza dei residenti lo vorrà – ha sottolineato il segretario regionale di Sicilia Futura – può essere una opportunità storica per valorizzare un territorio da troppi lustri ormai “periferia dell’impero. Da Ibbisoto adottivo – ha concluso Beppe Picciolo – penso che i miei nonni e mia madre, che tanto amavano questa terra e che li riposano in pace, sarebbero felici di darle oggi questa nuova opportunità.
E poi “cchiù niru da menzanotti” non potrà essere mai…”

Interviene anche l’ex consigliere comunale Nino Carreri:

“Mi rimane il compiacimento per essere stato l’unico consigliere comunale che ha votato a favore la delibera sulla scissione ed ha sostenuto in aula le ragioni di un territorio che ha sempre manifestato l’esigenza di essere ascoltato ed integrato. Vista la totale assenza di risposta da parte delle amministrazioni centrali che si sono succedute dal 1980 in poi era giusto e lo è ancora oggi percorrere una strada diversa che possa portare non solo autonomia di scelta e visibilità ma anche risultati tangibili”.