“MessinaBedda” a Raccuja un ingegnere informatico, un manager e un professore universitario, scommettono sullo zafferano!

Un ingegnere informatico, un manager e un professore universitario scommettono sullo zafferano!

I protagonisti di questa bella storia sono Daniele Salpietro, Francesco Barone e Melo Martella (nella foto da sinistra verso destra) ovvero tre professionisti cresciuti nello stesso paesino e coraggiosi abbastanza da investire in un progetto pionieristico.

Obiettivo del magnifico trio realizzare nuove prospettive economiche, in un territorio in via di spopolamento che conta meno di mille abitanti, puntando tutto su una ricchezza locale: il fiore dello zafferano autunnale

Dfm (sigla che raccoglie le iniziali dei fondatori) è il nome di questa startup con base sui Nebrodi, dove è molto facile imbattersi nel Crocus longiflorus, anche noto come zafferano autunnale.

Il valore dello zafferano si aggira intorno ai trentamila euro al chilo: un’incredibile opportunità per valorizzare Raccuja.

L’azienda agricola Dfm si estende su cinque ettari di terreno e il suo prodotto impreziosisce piatti gourmet della migliore cucina locale e italiana.

La coltivazione dei fiori di zafferano è un’esperienza straordinaria: necessita una delicatezza e una precisione uniche. Il primo impianto sperimentale Dfm è partito nel 2014 con la coltivazione di soli cento bulbi: la produzione oggi è aumentata considerevolmente senza mai andare a discapito della qualità stressando il terreno.

“Ecco dunque – hanno concluso i tre fondatori di Dfm – cosa si può fare per rendere la nostra terra una vera opportunità di crescita non solo economica, basta quindi piagnistei e rimbocchiamoci le maniche”.