“Mine Vaganti” con Francesco Pannofino diverte e commuove il Vittorio Emanuele [FOTO]

La prima regia teatrale di Ferzan Ozpetek, il regista turco di Istanbul che si è formato studiando cinema a Roma, punta su uno dei suoi più apprezzati gioielli cinematografici, il pluripremiato “Mine vaganti” uscito nelle sale nel 2010. “Mine vaganti” arrivato ieri al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, dove sarà in scena fino al 29 gennaio, dimostra che Ozpetek ha davvero centrato il bersaglio. Applausi a scena aperta ed un caloroso apprezzamento da parte del pubblico messinese per lo spettacolo, con un cast d’eccezione tra Francesco Pannofino nei panni di Vincenzo Cantone (il padre di Tommaso e Antonio nonché il proprietario del pastificio di famiglia), Iaia Forte (moglie di Vincenzo e madre dei ragazzi), che insieme affronteranno il coming out dei figli, mettendo in scena in modo credibile il problema di voler evitare ad ogni costo la vergogna e il sacrificio della propria essenza in nome dell’opinione pubblica.

La scelta, dichiarata dal regista stesso, è stata quella di rendere l’opera il più possibile vivace e piena di ritmo per non rischiare di annoiare il pubblico in sala durante le quasi due ore di spettacolo. Rispetto alla pellicola quindi si cerca di puntare maggiormente al lato divertente della commedia e per farlo non si poteva che puntare sulla grande simpatia dello stesso Pannofino, chiamato a interpretare il ruolo che al cinema fu del maestro Ennio Fantastichini. Pannofino nella sua interpretazione ricrea un padre focoso e scoppiettante, specie nell’interazione con i figli Antonio, il maggiore, interpretato da Carmine Recano e Tommaso, il minore, affidato ad Erik Tonelli. Iaia Forte porta sul palco una madre chiamata a fare da mediatore tra i figli e il padre. La suocera, interpretata da Simona Marchini, rappresenta la vera mina vagante che guida l’evoluzione della sua famiglia ed infine da segnalare la divertente interpretazione di Mimma Lovoi, cameriera pronta a trasformarsi in cubista trascinata dagli amici di Tommaso interpretati da Francesco Maggi e Jacopo Sorbini.

Il testo, che risulta molto fedele al film, insieme alla scenografia, curata da Luigi Ferrigno, agli splendidi costumi di Alessandro Lai ed alle luci di Pasquale Mari, specie nella scena in cui praticamente l’intero Teatro Vittorio Emanuele si trasforma in discoteca, creano uno spettacolo sicuramente divertente e commovente che rende onore alla sua versione originale cinematografica.