Nave Diciotti: “17 persone sbarcate, 5 uomini per la scabbia, 1 per infezione urinaria.”

Migrants pray onboard Italian Coast Guard ship Diciotti in the port of Catania, Italy, 25 August 2018. The vessel arrived between Sunday and Monday with 177 migrants on board, but the Italian Interior Ministry denied them to disembark, calling EU member states to find a solution on how to distribute them. On 22 August, 27 unaccompanied minors were let off from the ship, assisted by Red Cross, UNHCR and Save the Children. ANSA/ORIETTA SCARDINO

Solo 13 dei 17 migranti che avrebbero dovuto lasciare la nave Diciotti per emergenze mediche sono effettivamente scesi dal pattugliatore della Guardia Costiera. Quattro donne, infatti, si sono rifiutate di scendere perchè sono con dei familiari e hanno preferito rimanere a bordo con loro. I primi a scendere da nave Diciotti sono stati tre uomini, seguiti da una donna. Tutti vengono ‘fotosegnalati’, uno per uno, come previsto, alla fine della scaletta e poi fatti salire su ambulanze e mezzi della Croce rossa italiana che sono in colonna sul molo di Levante e che partiranno scortati dalla polizia di Stato e dalla guardia costiera fino all’ospedale Garibaldi di Catania. Lo sbarco per motivi sanitari interessa 11 donne e 6 uomini: cinque uomini hanno la scabbia, oltre che soffrire di malattie respiratorie infettive come la polmonite o la tubercolosi, e il sesto un’infezione urinaria. Il ‘medivac’ si rende necessario per il rischio di contagio e la promiscuità. I sei saranno portati nel centro di biocontenimento dell’ospedale Garibaldi centro. Sono state violentate in Libia le undici donne che sono su nave Diciotti e che saranno evacuate per emergenza medica dal pattugliatore della Guardia costiera. I medici hanno accertato i segni delle violenze subite nei centri dei trafficanti umani e disposto il ricovero delle vittime nel’ospedale Garibaldi di Catania. A bordo resteranno complessivamente 123 persone tra eritrei, migranti delle Isole Comore, bengalesi, siriani, un egiziano ed un somalo. Mercoledì scorso erano già scesi dalla nave 27 minori non accompagnati.

“C’è assoluta tranquillità e non cambia la linea della fermezza”. Sui migranti a bordo della nave Diciotti la linea del Viminale, secondo quanto apprende l’ANSA, non cambia. Matteo Salvini conferma la tranquillità e sottolinea di essere al lavoro, “con buone prospettive”, per “una soluzione positiva” del caso. “Ogni denuncia è per me una medaglia al valore”, ha detto.

Diverse centinaia di persone si sono radunate sul molo di Levante a Catania per prendere parte alla manifestazione antirazzista a sostegno dei 150 migranti che da cinque giorni sono a bordo della nave della nave Diciotti della guardia costiera. La manifestazione è organizzata dalla rete antirazzista. I manifestanti esibiscono bandiere della pace, no Muos, Legambiente, Cgil, Usb ed Arci. Presenti anche gli scout. Alcuni cantano ‘Bella ciao’

Intanto a Roma il Procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio ha ascoltato come persone informate dei fatti alcuni funzionari del ministero dell’Interno nell’ambito dell’inchiesta sulla nave della Guardia Costiera ferma nel porto di Catania. Le audizioni si sono tenute negli uffici della Procura di Roma.

Sui migranti si sta consumando un duro scontro tra il governo italiano e l’Europa, dopo il nulla di fatto dalla riunione degli sherpa a Bruxelles sul caso Diciotti e più in generale su un documento sugli sbarchi. Di Maio e Salvini minacciano di non pagare la quota dell’Italia all’Ue se non si trova una soluzione sugli sbarchi, ma la risposta comunitaria è durissima: “Così non si va da nessuna parte”.

Si infiamma anche la polemica politica. In un tweet, l’ex premier e senatore Pd Matteo Renzi scrive: “Ci sono 150 eritrei e 43 italiani presi in ostaggio dai post Facebook di qualche ministro. Ma i diritti umani valgono più dei ‘mi piace’ sui social. Noi siamo l’Italia, non uno Stato canaglia: restiamo umani e #Fateliscendere”. Il Pd chiede al premier Conte di riferire subito in Parlamento.

Quinto giorno della Diciotti a Catania. Tutto apparentemente tranquillo, sotto un sole già caldo, nel porto di Catania, dove da cinque giorni è ormeggiata nave Diciotti. Dal pattugliatore della Guardia costiera tre giorni fa sono stati sbarcati 27 minorenni non accompagnati. Oggi alle 17 nel porto è in programma un presidio di un cartello di associazioni regionali per chiedere la ‘liberazione’ di “persone stremate e in precarie condizioni di salute”. Anche stamane sul molo di Levante è presente solamente personale della Guardia Costiera, Polizia di Stato, Guardia di finanza e carabinieri. Nessun volontario o appartenenti alla Protezione civile per l’assistenza allo sbarco.