Proroga NemoSud, Navarra (PD): “Il Policlinico paghi le fatture, restituisca i locali e aumenti il personale sanitario”

“La proroga concessa al Centro NeMO Sud di Messina dalla Regione Siciliana, pur se all’ultimo momento, serve innanzitutto a dare un minimo di speranza alle migliaia di pazienti e al personale, oltre che ad interrompere l’assordante silenzio del Presidente Musumeci e dell’Assessore Razza, che ha accompagnato questa incredibile vicenda.” A parlare in una nota l’Onorevole Pietro Navarra (PD) che sta seguendo costantemente la vicenda al fine di garantire pazienti e lavoratori che prosegue;
“È bene chiarire però che, affinché il provvedimento regionale – ci auguriamo condiviso dall’A.O.U. Policlinico “G. Martino” – possa risultare realmente determinante, occorrano almeno tre condizioni, sulle quali lo stesso Assessore è chiamato a fornire adeguate garanzie.
Innanzitutto, devono essere pagate dal Policlinico, come previsto da convenzione, tutte le eventuali fatture in sospeso al Centro NeMO. Inoltre, devono essere restituiti al Centro i locali con i relativi posti letto, in parte realizzati con donazioni, in cui per anni è stato svolto il servizio di assistenza e che sono stati “requisiti” per l’emergenza Covid. Infine, l’attuale dotazione di personale sanitario fortemente sottodimensionata deve essere riportata ai numeri necessari per fornire le prestazioni sanitarie ai pazienti che al Centro si rivolgono.
Senza queste condizioni, quanto fatto da Razza sarà, ancora una volta, un’operazione di vuota propaganda.
A margine, due considerazioni.
Innanzitutto, nella proroga non viene specificato quanto tempo sarà necessario per il trasferimento presso l’IRCCS Bonino Pulejo: occorrono tempi certi, non superiori a un paio di mesi, perché non si può continuare a mantenere nel limbo tutto l’universo che ruota attorno a NeMO Sud.
Lascia quantomeno perplessi, poi, la notizia secondo cui la Regione non ha ricevuto comunicazione circa la rescissione anticipata del contratto tra Policlinico e Centro NeMO, in tempi utili per la concreta adozione dei provvedimenti necessari ad evitare la paventata interruzione della continuità assistenziale nei confronti di una nutrita schiera di pazienti particolarmente fragili come quelli sin qui assistiti”. Eppure, il problema era ben noto da parecchi mesi alla Regione stessa, come dimostrano tra l’altro le dichiarazioni del Presidente Musumeci e non si capisce perché per intervenire sia stato necessario attendere l’ultimo giorno disponibile.” – conclude Navarra.