13 Dicembre 2024 - 02:38

No al Ponte sullo Stretto: il 14 dicembre presidio a Messina per una mobilitazione permanente

Il Coordinamento No Ponte, composto da associazioni, comitati civici e forze politiche, si è riunito per analizzare la situazione attuale dopo l’importante manifestazione del 15 novembre a Roma e alla luce del controverso parere della Commissione VIA VAS.

L’incontro ha confermato la determinazione comune nel proseguire la lotta contro il progetto del ponte sullo Stretto, con l’obiettivo di ottenere una vittoria definitiva. Il movimento rivendica l’utilizzo dei fondi previsti per il ponte per finanziare opere realmente prioritarie per i territori, come il miglioramento delle infrastrutture stradali e ferroviarie, la mitigazione del dissesto idrogeologico e il completamento di progetti incompiuti da decenni.

Una mobilitazione permanente

La mobilitazione del Coordinamento, aperta all’intera comunità, mira a mantenere alta l’attenzione pubblica e a sensibilizzare la cittadinanza sulle dinamiche opache che accompagnano i preparativi per la costruzione del ponte.

È stata ribadita l’urgenza di esplorare tutte le vie possibili per fermare il progetto e orientare i finanziamenti verso interventi capaci di migliorare concretamente la qualità della vita delle persone. Il Coordinamento invita i sindaci di Messina, Villa San Giovanni e dei comuni coinvolti a valutare tutte le opzioni legali per opporsi al parere della Commissione VIA VAS.

Appuntamento il 14 dicembre

Il prossimo passo della mobilitazione sarà il presidio previsto il 14 dicembre a Piazza Lo Sardo, Messina, dove si ribadiranno le ragioni dell’opposizione al ponte. La mobilitazione non si fermerà qui: è già in programma una manifestazione nazionale, come proposto durante l’incontro del 15 novembre a Roma.

Parallelamente, continueranno le azioni legali e politiche, sia a livello nazionale che europeo, per bloccare definitivamente il progetto. Il Coordinamento conferma che la battaglia contro il ponte sullo Stretto è anche una battaglia per il futuro dei territori, contro opere considerate inutili e dannose.